Ballando con le Stelle, c’è qualquadra che non cosa

21 Mar 2017 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

L'Italia è uno di quei paesi in cui i canali televisivi spesso e volentieri preferiscono riproporre l'usato garantito piuttosto che sperimentare novità. Per carità, non c'è niente di male, soprattutto se il format piace, ma apportare qualche cambiamento è a mio avviso doveroso sia per non rischiare di ripetersi sia per non prendere in giro il telespettatore che - anno dopo anno - si ritrova a vedere le stesse dinamiche con le stesse persone nello stesso luogo. Questo è il caso di Ballando con le Stelle, giunto alla dodicesima edizione. Non mi vergogno di dire che spesso nel corso degli anni mi è capitato di vederlo, per questo motivo mi sento in dovere di scrivere questo articolo. Dirigenti Rai, non odiatemi. 1) Lo studio Identico da 12 anni a questa parte, addirittura La Prova del Cuoco ha rinnovato il look, perché non dare una bella rinfrescata anche a quello di Ballando? Lo show non prevede scene in esterna, quindi per tre ore e mezzo siamo costretti a vedere la stessa scenografia oro e rossa posizionata lì dal 2005. Direi di dare una spolverata. 2) La giuria Sono pieno come Arianna David della giuria che ripropone le stesse facce da oltre un decennio: Guillermo Mariotto ce lo portiamo dietro dal 2005, Fabio Canino e Carolyn Smith dal 2007, Ivan Zazzaroni dal 2009. E non stiamo certo parlando di personalità tipo Morgan o Mara Maionchi, eh. Citando un politico che non ha fatto una bella fine mi azzarderei a dire: rottamazione. 3) L'orchestra Sentire le canzoni di Ricky Martin e Lady Gaga cantate dall'Orchestra di Paolo Belli è un colpo al cuore. Proporrei di usare un banalissimo CD per le esibizioni con le canzoni originali. 4) La sala delle stelle Una sala inutile, tutti i vip dovrebbero stare in studio con tanto di microfono per tutta la durata delle puntate e - se richiesto - possono esprimere giudizi sugli altri ballerini, litigare con la giuria ed offendersi amabilmente l'un l'altro. 5) Il tesoretto Ben venga il ballerino per una notte (dato che generalmente è un super vip), ma la votazione con tanto di tesoretto da dare ad una coppia di ballerini è inutile e superflua. 6) L'immunità Ogni settimana la coppia più apprezzata dalla giuria dovrebbe avere l'immunità e passare alla puntata successiva senza sottoporsi al giudizio del pubblico. Immunità che volendo può donare ad un'altra coppia sua amica o che crede in difficoltà. Insomma, più game e meno gara di ballo. 7) Gli opinionisti Il ruolo degli opinionisti è quello di creare polemica, cosa che - purtroppo - né Sandro Mayer né Roberta Bruzzone sono in grado di fare. 8) Il sabato sera Scontrarsi con il carrozzone di Maria De Filippi è un suicidio che non fa bene né al programma né all'auditel. Spostare il tutto al venerdì sera - come suggerito dalla Carlucci - sarebbe un'ottima idea. 9) I Balli Capisco che il pubblico fedelissimo di Rai Uno ha dagli 80 ai 100 anni, ma se fra un Valzer ed una Mazurca inserissero anche una coreografia pop non sarebbe male, soprattutto se il concorrente in questione (come quest'anno Fabio Basile), ha solo 20 anni. 10) Ballando con le Stelle All Stars Sarebbe bello se un anno chiamassero in gara tutti i vincitori o tutti i concorrenti più chiacchierati di 12 edizioni.
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