Barbara d’Urso: “Gli omofobi vorrebbero che l’omosessualità rimanesse nell’ombra. Io mi batterò per il matrimonio e le adozioni gay”

26 Giu 2017 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

barbara-d-urso-gay-diritti Dopo essere stata ospite del Gay Village ed aver ballato sulle note di Dolceamaro, Santa Barbara da Cologno Monzese ha rilasciato un'intervista ad Alessio Poeta nella quale parla della sua battaglia per arrivare ai matrimoni e alle adozioni gay e di chi attacca i Gay Pride. "Lotto da sempre con le mie trasmissioni a favore dei diritti civili. Ora, assieme a voi, mi godo il primo risultato, ma non mi fermo qui. La battaglia è ancora lunga, ma riusciremo pian piano ad ottenere tutto. Ora mi batterò per il matrimonio egualitario e per la stepchild adoption. Se ci pensa, oramai, sono dieci anni che mi batto per i diritti della comunità gay. Ai tempi, mi creda, eravamo in pochi a metterci la faccia. Due gay possono essere bravi genitori, ci sono orfanotrofi pieni di bambini e non capisco come si possa negare l’affetto anche a loro. La famiglia è composta da un solo elemento: l’amore. [...] In molti criticano i Pride, c’è chi vorrebbe che l’omosessualità venisse vissuta nell’ombra, venisse nascosta e repressa: ben venga un corteo colorato che sfila alla luce del sole! E complimenti ai sindaci che ci mettono la faccia e aprono i cortei davanti a migliaia di persone." Nonostante sia spesso criticata io trovo queste parole sincere e credo che schierarsi così nettamente a favore dei diritti della comunità LGBTQ non sia una scelta strategica per conquistare i favori del general public (che in Italia è composto anche da moltissimi omofobi o da persone che non sono affatto interessate a questo tipo di battaglie). Insomma, amatela, odiatela, ma il contributo e l'appoggio di una delle donne più influenti della tv non può che far bene alla nostra causa. Fonte: Gay.it
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