Chiamami Col Tuo Nome: lo scivolone di Corriere sul dialogo fra Elio ed il padre

03 Feb 2018 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 1 minuto

Chi ha letto il libro Chiamami Col Tuo Nome di Andrè Aciman (o ha visto l'omonimo film di Luca Guadagnino) sa quanto il discorso che il padre di Elio fa al figlio sia uno dei momenti più toccanti dell'opera. Per questo motivo la recensione che Aldo Cazzullo ha scritto sul Corriere fa male, perché ridicolizza proprio quel momento lasciando intendere di avere (lui stesso in prima persona) dei pregiudizi sugli omosessuali ed un'omofobia latente. Il giornalista ha scritto chiaramente che non "comprenderebbe" l'ipotetico amore omosessuale del figlio, tanto da reagire in maniera diversa qualora gli si presentasse questo scenario davanti:
«Se uno tra noi padri scoprisse una relazione omosessuale del figlio, difficilmente reagirebbe con altrettanta comprensione»
Fortunatamente nel mondo esistono tanti padri come quello di Elio e questo aspetto va sottolineato. Cazzullo ha trovato anche altri aspetti negativi del film che trova "Simile a un brutto film francese, un po’ noioso un po’ presuntuoso" criticando anche i dialoghi che sarebbero secondo lui "Tradotti male, nessun italiano saluta dicendo «Dopo!», nessuno direbbe che la battaglia del Piave è stata la più «letale» della Grande Guerra, semmai la più sanguinosa". Nel dubbio, andate al cinema. Non ve ne pentirete. Chiamami Col Tuo Nome Corriere
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