Commovente coming out di un ragazzino di 13 anni (VIDEO)

15 Apr 2015 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

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Tom Soskin ha deciso di fare il suo coming out pubblicamente, rivelando ai suoi amici di non essere mai stato realmente Mia, la ragazza che tutti hanno conosciuto.
Ci vuole davvero tanto coraggio e tanta intelligenza a 13 anni per fare un discorso del genere, pubblicamente.
Tanta stima per Tom.

Fonte: Gay.tv

"Il 28 dicembre 2014, Leelah Alcorn, una donna transgender di 17 anni, si è suicidata perché la famiglia non la accettava. Questo mi ha spinto ad agire riguardo a una questione che mi sta disturbando da molto tempo. Per tutta la durata delle elementari, ho faticato ad accettare la mia identità di genere e anzi sto abbracciando la mia vera identità solo adesso. Per un po’ ho cercato di dare poca importanza al fatto che odiavo il mio corpo. Ho finto di essere contento del genere che mi era stato assegnato ma a un certo punto non ce l’ho più fatta. Ho attraversato una serie di orribili crisi e stavo sotto il getto della doccia a piangere. Sapevo di non essere felice ma non mi sembrava logico che tutti attorno a me lo fossero. Gli altri non passavano il loro tempo a pensare a quanto odiassero essere caratterizzati come donne, ma io non ero come loro, anzi l’opposto. Per alcuni di voi questo sarà uno shock, per altri, bé sapevate, o immaginavate che io fossi transgender… bè vi riassicuro: non sono più Mia. Anzi non lo sono mai stato. Ed ora sto in piedi di fronte a voi nella mia vera identità di genere, sono Tom. Sto in piedi davanti a voi come un ragazzo di 13 anni. Capisco che questo possa essere un cambiamento difficile ma spero e confido che mi tratterete con rispetto. Per quanti di voi faranno fatica, è del tutto comprensibile. Mi avete conosciuto come una bambina ed è difficile capire che non lo sono mai stato. Vi dirò poiché vi considero amici – bé quasi tutti (scherzo), -nel mio cuore io sono la stessa persona, che vi piaccia o no quella persona…sono io. Così ora sono qui non più la ragazzina tredicenne che pensavate di conoscere, ma Tom. Immagino che molti di voi avranno delle domande e spero di rispondere ogni volta che vi vengono. Ho fiducia che siate tutti maturi abbastanza da capire quali domande siano inappropriate o poco rispettose. Sentitevi liberi di chiedere perché, tutto sommato, sono io la persona che ne sa più di tutte sulla mia transizione. Parlatene pure con i vostri genitori ma per favore non coi vostri amici, non è gossip. Spero che supporterete la mia decisione di affrontare la vita come un ragazzo. Riceverò ogni tipo di supporto con gratitudine. E spero che tutti mi sosterrete perché siete la mia seconda famiglia. E se lo farete, mi considererò il ragazzo più fortunato del mondo. Grazie per avermi permesso di condividere la mia storia. Mi ricollegherò a quello che ho detto all’inizio: dopo la lettera di Leelah e il suo suicidio, ho iniziato ad apprezzare davvero il sostegno che avevo nella mia famiglia e della comunità, che lei non ha mai avuto. Grazie a tutti per avermi fatto sentire abbastanza sicuro da potermi aprire."

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