Lactatia, ad 8 anni è la più piccola drag queen al mondo, i genitori scrivono una bellissima lettera: “Lo abbiamo cresciuto senza pregiudizi, libero di essere se stesso”

01 Giu 2017 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

drag queen bambini Lactatia è la drag queen più piccola al mondo, ha solo 8 anni ed in questi giorni è diventata famosa perché è salita sul palco a Montreal insieme a Bianca del Rio. I genitori del bambino hanno pubblicato una bellissima lettera dove raccontano come l'hanno cresciuto e quanto per loro non sia mai stato un problema vedere il figlio in abiti femminili. "Quando si traveste si sente una ragazza, quando invece non indossa la parrucca è un maschio, ma chissà in futuro. Noi abbiamo cresciuto i nostri figli dicendo che non c'è niente che è solo per femmine e nulla solo per maschi. Lui ad esempio ha sempre adorato i vestitini della sorella e per noi non è mai stato un problema. A tre anni lui ha attraversato un'intensa fase Beyoncé, ci ha parlato del suo sogno di fare la drag è stato un momento importante. In quel momento non sapevamo che poi sarebbe diventato famoso come piccola drag queen, ma eravamo certi che fosse un artista naturale. Ovviamente non siamo come la maggior parte delle mamme e dei papà, la mattina invece di portarlo a calcio, lui vuole fare lezioni di Vogue e noi ce lo portiamo. Quando andiamo a fare shopping passiamo sia dai reparti con i pantaloni con i teschi, sia da quelli con le gonne e le pailettes. Con Nemis abbiamo anche parlato del fatto che la maggior parte delle drag sono gay, lui non pensa di esserlo per ora, di queste cose ne abbiamo discusso a lungo e lo faremo anche in futuro. Forse farà coming out in futuro? Chi lo sa. Fortunatamente per lui, ha tutta la sua vita per capire quell'aspetto di se stesso, ma per il momento è contento di essere una drag. Spero che la nostra storia ispiri altri genitori ad abbracciare completamente i loro figli, senza giudicarli." Non avendo cresciuto Nemis con stereotipi e forzature, questi due genitori adesso possono essere tranquilli che le scelte di loro figlio sono libere.    
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