Lettera di un ragazzo effeminato scritta a tutti i gay “maschili”

12 Mar 2015 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 4 minuti

lettera gay
Un ragazzo effeminato ha deciso di scrivere una lettera aperta a tutti i gay "maschili" sul suo blog personale.
Condivido praticamente il 100% di quello che questo ragazzo ha scritto, ognuno dovrebbe essere libero di essere se stesso, vestire, atteggiarsi, comunicare come vuole. Il problema è della società, che sceglie (per comodo) di etichettare e definire milioni di persone diverse tra loro.
E' vero che i gay maschili spaventano di più i bigotti e gli ignoranti ed è vero che dovrebbero trovare spazio in tv anche loro visto che fino ad oggi i media strumentalizzano la figura del gay solo quando questo è o un malato di sesso o un ragazzo eccentrico e femminile, ma questo non dà il diritto agli omosessuali più virili di fare razzismo verso i propri simili.
Non si migliora il mondo facendosi guerra tra "poracci" e discriminati, ma alzando la voce verso il vero nemico.


"A tutti gli uomini gay che hanno l’abitudine di guardarci dall’alto al basso o prenderci in giro. Prima di tutto voglio chiedervi scusa. Non mi ero reso conto di quanto fosse difficile essere un gay “maschile”. In effetti la gente ti fissa, ti insulta apertamente, ti minaccia. Dev’essere dura mescolarsi con il resto della società e nasconderti agevolmente ogni volta che ti fa comodo.

Ovviamente sono sarcastico.

Ma non mi voglio scusare per la vostra assurda convinzione che i gay effeminati, coi loro modi femminili e la personalità spumeggiante “danneggino” l’immagine degli altri gay. Credo che a danneggiare l’immagine dei gay basti già la nostra società in generale, considerando che i fanatici vorrebbero metterci a morte e molti leader politici e religiosi ci hanno messi fuori legge in varie nazioni.

Siamo in un momento storico in cui la comunità dovrebbe essere forte, invece non siamo mai stati così disuniti. Gli uomini gay non si accettano tra di loro, però pretendono di avere gli stessi diritti di tutti gli altri. Dovremmo essere uniti, invece ci preoccupiamo di come qualcuno che sta affrontando la nostra stessa lotta ci fa “percepire” agli occhi altrui.

Ma la cosa veramente ironica in tutto questo è che voi guardate male i gay effeminati perché, a tutti gli effetti, sono più forti di voi! Chiunque sia in grado di uscire di casa e camminare per strada sapendo per certo che sarà rifiutato o fatto oggetto di scherno dalla maggior parte della gente, deve avere un bel pelo sullo stomaco. Non c’è alternativa. Quindi, logicamente, avete un problema con chi è abbastanza coraggioso da essere come voi non avete le palle di essere.

I ragazzi effeminati non diventeranno meno effeminati per farvi sentire più a vostro agio. Così come voi non diventerete mai etero per far stare più tranquilli gli omofobi. Non esistono regole di comportamento in base al genere di appartenenza. E’ solo l’ennesima limitazione imposta dalla nostra cultura maschiocentrica.

Mettiamola così: non sono “meno persona” di voi perché ho i capelli lunghi, le sopracciglia depilate, il trucco e i vestiti femminili, né per il modo in cui parlo e scelgo di presentarmi.
Non sono “meno persona” di voi perché – A DIFFERENZA VOSTRA – mi si vede subito in mezzo alla folla grazie al mio comportamento esuberante. Scusate ma non tutti vogliono passare la vita a nascondersi disperatamente per adattarsi al resto del mondo. Che noia.

Non sono “meno persona” di voi che nei vostri profili Grindr dovete sottolineare quanto siete maschili, specificando che bloccate le sfrante e le checche.

(…) Io sono prima di tutto una persona. Se poi la società vuole usare il mio modo di essere per definire una intera categoria di persone, questo è un suo problema, non mio. Giusto?"

 

Fonte: Gay.tv

Share this article

Non vuoi perderti le ultime news?

Seguici anche su Facebook, Instagram e

Twitter!