Pechino Express: scivolone omofobo nel programma più gay friendly della TV italiana

21 Set 2017 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 1 minuto

pechino express compositori Associare la parola "omofobia" accanto a "Pechino Express" stride moltissimo (soprattutto perché l'anno scorso ha trionfato ai Diversity Awards come programma più "gay friendly" della TV italiana), ma purtroppo è quello che è successo nella puntata di ieri. Artefici dello scivolone sono stati i due romani della coppia dei #Compositori che - nel descrivere il ragazzo che gli ha offerto vitto e alloggio - hanno usato gli aggettivi: piccolo, simpatico e FRU FRU. Come se l'orientamento sessuale (o presunto) del ragazzo fosse un tratto distintivo nell'ospitalità ricevuta. Come se in camera si fossero trovati il poster dei Village People con in sottofondo I Will Survive di Gloria Gaynor. Un'esternazione priva di tatto e senza senso (ed anche dispregiativa, dato che quel termine viene generalmente accompagnato dal gesto dell'orecchio ed è sinonimo di fr0cio). Un mistero il perché sia stato inserito nel montaggio finale. Un consiglio agli autori: tagliate, tagliate, tagliate! Cattura Cattura2 Cattura7 Cattura8 Catturap
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