Tiziano Ferro: “Dei politici omofobi mi hanno chiesto i biglietti per i miei concerti, che ipocrisia”

13 Giu 2017 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

tiziano-ferro-omofobi-rolling-stone Nella sua ultima intervista rilasciata a Rolling Stone Tiziano Ferro rivela di non essere mai stato vittima di discriminazioni per il suo orientamento sessuale e aggiunge che dei politici omofobi molto contrari alle unioni civili gli hanno chiesto i biglietti per i suoi concerti. "Sul paradosso dell’essere una superstar gay capace di riempire gli stadi in un paese considerato omofobo ti dico che o noi non capiamo nulla, io e te, oppure quando mi trovo due sere di seguito San Siro pieno io mi chiedo, ma tutti ’sti omofobi dove stanno? Novantamila persone a Milano vuol dire una percentuale molto grande, quindi dov’è l’inghippo, cos’è che non capisco? Mi è successo anche che dei politici molto a sfavore delle unioni civili mi chiedessero i biglietti per i miei concerti… C’è un’atmosfera di grande ipocrisia. Nessuno nasce omofobo, nessuno nasce razzista, nessuno nasce intollerante verso le diversità, però ci sentiamo ob- bligati ad appartenere a una casta, a catalogarci. Anch’io sono sorpreso dalla realtà, ma la mia vita mi dimostra il contrario. Perché io non ho mai avuto esperienze negative. Sono passati sette anni buoni dal coming out, e non ho neanche una casistica del tipo: beh, guarda, allora, su 10 persone 3 mi hanno insultato però 7 no… No, zero a dieci. Prendo aerei, prendo treni, sono pure di Latina, che è una città discretamente di destra, anche se in questo momento c’è una lista civica e nella giornata contro l’omofobia è stata esposta la bandiera arcobaleno fuori dal Comune. Forse vivo in una bolla, però San Siro non è tanto una bolla, non è che fai il teatro d’élite dove viene solo un pubblico molto selezionato… Due stadi a Bari, non è che parliamo di Ginevra…" Felice che Tiziano non sia mai stato preso di mira dagli omofobi, ovviamente non vale per tutti i gay e purtroppo nel nostro paese sono ancora troppi i casi di ragazzi derisi, picchiati o insultati perché "diversi", quindi probabilmente una 'bolla' intorno al cantante c'è, oppure si tratta solo di grande fortuna.
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