Tre ragazzi gay uccisi da un serial killer omofobo dopo aver usato un’app di incontri

15 Nov 2016 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

gay-uccisi A Uberlândia negli ultimi mesi i casi di omofobia e violenza nei confronti delle persone omosessuali sono aumentati esponenzialmente e le associazioni LGBT del paese hanno lanciato un allarme. Negli ultimi giorni però la situazione è peggiorata, 3 ragazzi gay sono stati ritrovati morti. Il presidente della ONG Shama ha dichiarato che le 3 morti sono collegate, in tutti i casi i ragazzi avevano usato poche ore prima della loro fine la stessa applicazione per incontri. Il coordinatore del Sexual Diversity Center crede che i casi siano troppo simili per non essere legati in qualche modo. "La comunità gay è semplicemente terrorizzata. Seguo il dibattito e vi è una chiara preoccupazione. Ci sono tre casi molto gravi e con troppa somiglianza,  le vittime erano gay ed erano solite pianificare incontri con un'applicazione." Anche gli amici di Helton, William e Guilherme sono convinti che dietro agli omicidi ci sia un serial killer omofobo. E mentre la polizia precisa che c'è bisogno di "un'azione più efficace e ulteriori indagini" per capire se dietro a queste uccisioni c'è la mano della stessa persona, su Facebook tutti i ragazzi gay di Uberlândia stanno facendo un passaparola per smettere di usare momentaneamente l'app di incontri. In Egitto la polizia usa Grindr per scovare i gay ed arrestarli, in questa città brasiliana c'è un presunto serial killer che se ne serve per ucciderli, e pensare che da noi c'è chi continua a dire che l'omofobia è una favola gender inventata dalle lobby gay. Tra qualche decennio i giovani riguarderanno certe cose con lo stesso orrore che noi riserviamo alle persecuzioni contro gli ebrei.
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