Sanremo 2026, primo ritiro ufficiale: dopo l’annuncio dà il benservito a Carlo Conti | Non ci sarà
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Arriva lo strappo più inatteso: dietro la rinuncia, parole che denunciano un clima diventato impossibile
Ogni edizione del Festival porta con sé un carico di tensioni, strategie, colpi di scena e scelte che spesso emergono solo quando i riflettori sono già accesi. Ma ciò che è accaduto nelle ultime ore ha spiazzato persino i più abituati alle dinamiche di Sanremo. Un ritiro annunciato in diretta, senza preavvisi, senza indiscrezioni, senza voci in circolo.
Una decisione che irrompe nella corsa verso l’Ariston come uno schiaffo improvviso, un gesto netto che lascia interdetti conduttori, addetti ai lavori e pubblico da casa: uno dei nomi in gara ha scelto di fermarsi e non proseguire nella competizione, mettendo Carlo Conti davanti a un imprevisto che nessuno aveva previsto.
A rendere tutto ancora più sorprendente è ciò che è accaduto subito dopo. La rinuncia infatti non è rimasta un semplice comunicato, né un atto formale chiuso in pochi secondi di trasmissione. Anzi. Nel giro di poche ore, la protagonista del ritiro ha aperto un fronte che va ben oltre la gara, puntando il dito contro ciò che definisce senza mezzi termini “la parte più tossica dell’industria musicale italiana”. Un messaggio che ha fatto il giro dei social e che, inevitabilmente, ha acceso un dibattito molto più grande della sua partecipazione mancata.
La scelta che cambia tutto
È durante la puntata del 2 dicembre di Sanremo Giovani che arriva la comunicazione ufficiale: Soap, nome d’arte di Sophie Ottone, classe 2005, annuncia che non proseguirà il suo percorso. Era a un passo dalla semifinale del 9 dicembre, il brano “Buona vita” già pronto, le carte sul tavolo. E invece decide di fermarsi. Nessun ripescaggio, nessun sostituto: gli artisti in gara scendono da dodici a undici.
Sui social spiega di attraversare “un momento personale complesso”, di sentire il bisogno urgente di recuperare spazio, energie, tempo. Un viaggio, scrive, che rimanda da troppo e che adesso non può più aspettare. «Per me questa è già una vittoria», afferma, lasciando intendere che la scelta di fermarsi sia, paradossalmente, l’unica forma di protezione possibile.
Una rinuncia che però assume un significato diverso quando, mentre la notizia rimbalza ovunque, un suo post pubblicato giorni prima torna virale. Un testo durissimo, dove la cantante parla apertamente di “tossicità” nel sistema, di dinamiche che schiacciano i giovani artisti, di giudizi violenti e gratuiti. Tutto parte da un video che le era stato inviato: un operatore radiofonico che, racconta, si esprime con toni sprezzanti sugli artisti in gara. Da lì, l’attacco diretto: «Invito lui, come tanti altri che si professano giudici e padroni della musica, a farsi un esame di coscienza: siete veramente fra ciò che c’è di più brutto in questa industria».

L’eco della rinuncia resta
Mentre Soap esce di scena, Sanremo Giovani prosegue. Nella stessa puntata passano in semifinale Principe con “Mon amour”, Seltsam con “Scusa mamma” e Senza Cri con “Spiagge”. Vengono eliminati Eyeline, Jeson e Occhi, scelti direttamente dalla Commissione Musicale. Gli artisti in corsa ora sono undici, pronti a giocarsi un posto all’Ariston.
Ma è evidente che la rinuncia di Soap lascia un segno più profondo di una semplice defezione. Perché non riguarda solo una scelta personale, ma un sistema che lei stessa definisce soffocante. E forse, come ha scritto, la vera vittoria è riconoscere il momento esatto in cui è necessario dire basta.
