Aggressione a Corona: parla un testimone che racconta cosa è successo davvero

12 Dic 2018 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 4 minuti

Ieri Fabrizio Corona ha raccontato di aver subito un'aggressione mentre stava registrando un servizio per Non è L'Arena. Adesso a rivelare i dettagli è arrivato l'operatore che era nel boschetto di Rogoredo con Fabrizio:
"Ieri sera ho girato un pezzo per il programma Non è L'Arena su La 7 di Giletti. Con Fabrizio Corona abbiamo documentato il marcio presente dentro i boschetti di Rogoredo a Milano, pieno di tossici e gente che va aiutata e riportata in vita. Uno scenario raccapricciante, un tappeto di siringhe e gente che barcolla in fin div ita, lasciati così alla deriva. Purtroppo però non è finita bene. Hanno accerchiato me e Fabrizio, strappandoci dalle mani telefoni e documenti. Hanno buttato giù Fabrizio picchiandolo, mentre io sono riuscito a scappare, rincorso nel buio più totale da zombie, cadendo tra i cespugli. Fortunatamente sono riuscito ad arrivare in strada dove ho chiamato i carabinieri". HO AVUTO PAURA... Ieri sera, durante un servizio per “Non è l’Arena” su La7, con Fabrizio Corona siamo stati vittime di un’aggressione da parte di alcuni pusher mentre stavamo realizzando un servizio nel cosiddetto Boschetto di Rogoredo, la principale piazza di spaccio di droga alla periferia di Milano. Siamo stati soccorsi da diverse pattuglie dei carabinieri, io l’ho fortunatamente scampata con qualche graffio alle ginocchia, mentre Corona ha rischiato il peggio. Avevamo delle camere nascoste e insieme ci siamo addentrati nel bosco. In cima a una collina, abbiamo trovato diverse persone, che si sono fatte subito avanti con fare minaccioso... Hanno riconosciuto Fabrizio, a quel punto ci hanno messo le mani addosso, togliendoci cellulari e documenti, abbiamo provato a scappare ma nella fuga Fabrizio è stato travolto da un paio di spacciatori aggredendolo per terra, mentre io sono riuscito a fuggire ed evitare l’aggressione, senza più una torcia in mano e correndo tra le siringhe e gli “zombie” vaganti nel bosco buio! Ho visto Fabrizio veramente in difficoltà, sono davvero provato! Ho avuto veramente paura! Voglio divertirmi col mio lavoro, e non rischiare la vita!"
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Anche Massimo Giletti ha parlato dell'aggressione di Corona.

"Adesso lui sta meglio. Però devo dire che stanotte l'ho sentito molto provato, molto preoccupato, mi ha detto di essersela vista davvero brutta. Insomma, non è stata una bella notte per lui. - ha dichiarato Giletti a FanPagePerché esporsi a un tale rischio? Il nostro disegno era proprio andare nei luoghi dove lo Stato non va, per raccontare quei luoghi delle nostre città, spesso attaccati al centro storico, dove non c'è lo Stato, dove si ha paura ad entrare. Volevamo raccontare il problema dell'eroina che in questo momento a Milano è dilagante. Si sa che Fabrizio sta seguendo un percorso per disintossicarsi, quindi chi meglio di lui conosce quei meandri?"
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