C’è qualquadra che non cosa: anche la doppiatrice Alison Brie si pente di aver dato voce ad un personaggio asiatico in BoJack Horseman

30 Giu 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Ennesima scossa di terremoto nel mondo dei doppiatori dopo le dimissioni di quattro attori bianchi che si sono rifiutati di continuare a prestare la propria voce ai loro rispettivi personaggi nei cartoon Simpson, Griffin e Big Mouth, perché afroamericani. Dietro questa scelta non c'è del razzismo, bensì il contrario: tutti e quattro gli attori hanno infatti sostenuto di trovare ingiusto che un doppiatore bianco potesse prestare la propria voce ad un personaggio di fantasia afrodiscendente. Secondo la loro teoria solo un afroamericano può doppiare un personaggio afroamericano. E non è finita qua, perché vivrebbe di rimorsi anche Alison Brie, bravissima doppiatrice (bianca!) che ha confessato di essersi pentita - col senno di poi - di aver doppiato Diane Nguyenm, personaggio di origine vietnamita del cartoon BoJack Horseman.
“Col senno di poi vorrei non aver doppiato il personaggio di Diane. Ora capisco che le persone di colore dovrebbero sempre dare voce alle persone di colore. Abbiamo perso una grande opportunità di rappresentare la comunità vietnamita-americana in modo accurato e rispettoso, e per questo mi dispiace tanto. Applaudo a tutti coloro che sono usciti dai ruoli di doppiaggio negli ultimi giorni. Ho imparato molto da loro".
Io credo che sia un po' controproducente per la causa del Black Lives Matter sostenere che un personaggio afroamericano possa essere doppiato solo da un attore afroamericano, perché è ghettizzante e costringerebbe l'artista a sostenere provini solo per doppiare personaggi neri.  
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