Bambino di 10 anni torturato e ucciso dalla madre perché gay – le dichiarazioni della sorella

07 Dic 2018 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Lo scorso 21 giugno un bambino di 10 anni è stato torturato e ucciso dalla madre e dal suo compagno. Il motivo delle violenze e dell'omicidio pare sia legato al coming out del piccolo, che ha dichiarato alla mamma di essere gay. Kareem Leiva e Heather Barron sono stati incastrati dai referti del medico legale e dalla testimonianza di una zia.
“Il bambino ci ha detto che sarebbe stato chiuso in una stanza, senza nemmeno poter andare in bagno – ha dichiarato Maria Barron – Anthony  ci ha riferito che era stato maltrattato dalla madre e dal patrigno, fino ad essere addirittura costretto a mangiare la spazzatura. Mi si spezza il cuore a pensare di non aver fatto di più per salvare il bambino”.
Adesso però a parlare è anche una delle sorelle della vittima:
"La bimba ha raccontato che un giorno lei ed Antony sono stati fatti inginocchiare in un angolo e lei non ha dimenticato la scena del riso dove dovevano posare le ginocchia, che era sporco di sangue. - si legge su Il Messaggero - Ha raccontato di episodi di violenze e delle torture subite dal fratello, fino a quando non si risollevò da terra. La bambina ha rivelato anche che durante la notte Antony non riuscì a svegliarsi, tanto che la mattina la mamma gli gettò acqua fredda addosso, visto che sembrava “congelato”. A quel punto venne chiamata l’ambulanza e le violenze nascoste nelle mura di casa diventarono palesi a tutti.  Ed ecco l’orribile lista di violenze di cui era vittima Anthony: picchiato con tubi e cinture, veniva preso a pugni, colpito con mosse da wrestling, soffocato, schiaffeggiato, torturato facendolo inginocchiare sul riso. Gli veniva fatta sbattere la testa contro il pavimento. Non gli davano da mangiare e bere per giorni e veniva fatto picchiare anche dai fratelli. “Le prove mostreranno che Barron, che è la madre biologica di Anthony, e Leiva, ha brutalmente torturato e ucciso intenzionalmente Anthony di 10 anni”, dice Jonathan Hatami, procuratore generale che ha seguito il caso."
Mi auguro che con tutte queste prove e testimonianze, questi due mostri restino chiusi in carcere, a vita. Fonte: Il Messaggero
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