Bambino di 9 anni si dichiara gay ai compagni di scuola, loro lo bullizzano e lui si suicida

28 Ago 2018 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Ieri Leia Pierce ha rivelato che suo figlio Jamel Myles, di nove anni, si è tolto la vita nella sua cameretta, per colpa del bullismo omofobo subito dai suoi compagni di scuola. Dopo aver fatto coming out con la mamma, qualche giorno fa Joel ha deciso di parlare della sua omosessualità anche ai suoi "amici" a scuola, ma qualcosa è andato storto. I bambini invece di essere comprensivi con il piccolo, lo hanno deriso e invitato ad uccidersi. Quattro giorni di bullismo e Joel non ha retto.
"Quando ha fatto  coming out con me era spaventato. Mi disse 'mamma io sono gay'. Io pensavo che stesse scherzando e continuai a guidare, quando mi resi conto che era serio mi sono girata verso di lui e ho visto che era spaventato e raggomitolato su se stesso, così l'ho accarezzato e gli ho detto 'io ti amo in ogni caso'. Lui era fiero di essere gay , così una mattina mi disse che avrebbe fatto coming out a scuola. Voleva dire ai suoi amici che era orgogliosamente gay. Pochi giorni dopo lui si è tolto la vita, il bullismo dei compagni è la causa. Quattro giorni sono bastati a scuola per fargli così male, io non sapevo quello che stava succedendo. Mio figlio ha detto a mia figlia maggiore che i bambini a scuola lo hanno insultato e gli hanno detto di uccidersi, dicevano che doveva ammazzarsi perché era gay. Io adesso sto male e mi chiedo 'perché non è venuto da me a chiedermi aiuto?' La responsabilità della morte di mio figlio è del bullismo. Penso che i genitori dovrebbero essere ritenuti responsabili perché ovviamente i genitori stanno insegnando ai figli ad essere così omofobi, o in qualche modo li influenzano".
Non avrò la stessa autorevolezza del Papa, però mi sento di dire che se vi accorgete che vostro figlio è un bullo, dovreste portarlo dallo psichiatra. I bulli vanno curati, non i gay! Capito Francy?  
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