Barbara d’Urso conferma il SUO ritorno a Domenica Live ed al Grande Fratello, poi commenta le polemiche sulla preghiera con Salvini

05 Giu 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

La soap opera continua e nonostante le voci che vorrebbero un suo ridimensionamento a Mediaset non cessano di circolare, Barbara d'Urso ha smentito tutto fra le pagine de Il Corriere della Sera confermando che a settembre - a discapito dei rumor - tornerà con tutti i suoi programmi: Pomeriggio Cinque, Domenica Live, Live Non è la d'Urso e pure il Grande Fratello.
"Come previsto da tempo, a settembre sono in palinsesto con Pomeriggio Cinque che riparte il 7, mentre il 13 sarà la volta di Live – Non è la d’Urso e Domenica Live, pronta a ripartire dopo la sospensione dovuta all’emergenza. Anche il Grande Fratello Nip tornerà. In questi giorni continuo a occuparmi del serale, che da intrattenimento e paillettes è passato a dare ampio spazio all’informazione, proponendo inchieste di domenica sera. Eppure la gente ha continuato ad esserci e tanta: ora c’è bisogno di questo".
Barbara d'Urso ha poi commentato la polemica sulla preghiera recitata in diretta tv con Matteo Salvini:
“Io non ho niente da rimproverarmi. Mi sono comportata come il mio cuore mi dettava. Sono una persona che agisce d’impulso, mi commuovo, rido a crepapelle: che piaccia o no, sono questa. E siccome sono credente, se qualcuno mi chiede: diciamo l’Eterno riposo, d’istinto lo faccio. Sarebbe stato lo stesso se me lo avesse chiesto chiunque altro. Poi c’è chi usa queste cose per il suo interesse, ma io rispetto a questo volo altissimo. Non ho fatto male a nessuno, non stavo né bestemmiando, né dicendo parolacce, né mancando di rispetto a qualcuno e né augurando del male, cosa che fanno in tanti. Ho fatto una cosa in cui credevo. Per quanto mi riguarda, puoi pregare a casa, mentre guidi, mentre cammini, ovunque. Poi quel momento è stato strumentalizzato, come spesso succede con me. Vedo molte cose in tv che se facessi io diventerebbero un caso. Ma vado avanti con il sorriso: se sei in buona fede non puoi restare toccato”.
Ed anche la difficoltà di realizzare una trasmissione senza pubblico in studio.
"Lo choc di andare in onda per la prima volta senza pubblico. Con Live - Non è la d’Urso siamo stati la prima trasmissione a farlo, noi che eravamo abituati a trecento persone in studio. D’improvviso non c’era più nessuno, nessuna reazione, nessuna energia. È come per un attore ritrovarsi sul palco in un teatro vuoto, come se Ligabue facesse un concerto a San Siro con gli spalti deserti. Le prime due settimane sono state scioccanti. Dopo 12 anni sai che reazioni aspettarti: quando arriva un applauso, quando una risata... Senza gente il clima diventa spettrale. Un silenzio che fa molto più rumore del rumore. Quando potremo riavere il pubblico sarà come debuttare. All’inizio è stato davvero agghiacciante. Ma ho detto: ce la devo fare".
Insomma, dritta per la sua strada.
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