Barbara d’Urso commenta l’intervista (e le domande scomode sui gay) a Matteo Salvini

19 Mar 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

La scorsa domenica, per la prima volta da quando va ospite nei suoi salotti, Barbara d'Urso ha fatto delle domande scomode a Matteo Salvini in merito alle famiglie arcobaleno, mettendolo in palese difficoltà. Il vicepremier, a domande semplici e dirette, rispondeva con frasi sconnesse sproloquiando su quanto fosse contrario alla guerra nel mondo ed all'utero in affitto. Intervistata dal Corriere della Sera in merito proprio all'intervista a Domenica Live, Barbara d'Urso ha così commentato le risposte di Matteo Salvini:
"Se ho messo Salvini in difficoltà? Non credo, penso che abbia compreso la mia posizione, del resto anche lui sa che quella contro l'omofobia è una battaglia che porto avanti da anni. Parlando quotidianamente di questi temi cerco di far capire che non esiste nessuna diversità tra le persone. Tante madri e padri che hanno accettato l'omosessualità dei figli mi fermano per strada e mi ringraziano. Gli ho chiesto delle famiglie arcobaleno perché al Congresso di Verona parteciperà gente che pensa che l'omosessualità sia satanismo, non ce la faccio a sentire certe cose".

Il discorso di Barbara d'Urso a Matteo Salvini sulle famiglie arcobaleno

“C’è una cosa a cui io tengo molto. Io ho letto che tu tra 10 giorni sarai al Congresso della famiglia tradizionale. Voi avete detto famiglia tradizionale. Tu sai che è promosso dal ministro Fontana. – ha dichiarato Barbara d’Urso – Le famiglie non sono solo quelle ‘tradizionali’. Non deve essere discriminato nessuno. Se voi dite papà mamma e un figlio allora discriminate, l’hai detto tu. Scusa se io porto avanti le mie idee. Esistono le famiglie arcobaleno. Esistono dei bambini che vivono per vari motivi in queste famiglie. Anche fuori dall’utero in affitto. Magari il papà naturale aveva una relazione con una madre e adesso lui sta con un uomo. Non potete dire che questa non è una famiglia. Capisci? Questa è una realtà e il ministro Fontana nega questa realtà! Sì, la nega! Tu sai bene che c’è un ragazzo gay che ha adottato un bambino down, che nessuna famiglia etero voleva.E allora quel bambino? Quella per te non è una famiglia? Tu non sei d’accordo con me. Ma vorrei si facesse qualcosa. A quel congresso ci sono relatori… c’è una dottoressa Silvana De Mari, secondo cui l’atto sessuale tra due gay è una forma di violenza usata anche come pratica di iniziazione al satanismo. Per me le famiglie sono quelle dove c’è amore. Su questa cosa non siamo d’accordo”.
 
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