Belen condannata dal tribunale per diffamazione: ecco cosa è successo

24 Ago 2018 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Ad un anno e mezzo di distanza dalla denuncia per diffamazione da parte di Riccardo Signoretti, Belen Rodriguez è stata condannata dal tribunale di Milano ad un risarcimento danni ed al pagamento delle spese processuali. Il motivo sarebbe da attribuire a questa intervista che Costanzo ha rilasciato sulla Rodriguez ed alla quale l'argentina non aveva mai creduto, accusando Signoretti di essere un "così detto giornalista noto per aver preso mille denunce". Riccardo Signoretti a quanto pare prima di denunciarla, con il supporto di Maria De Filippi, aveva cercato di chiarire privatamente chiedendo all'argentina di pubblicare un post di scuse, ma il suo rifiuto avrebbe fatto scattare la denuncia, che la vede oggi uscirne perdente. "Preciso che avevo proposto a Belén anche con la saggia mediazione di Maria De Filippi –  ha scritto Signoretti su Facebook - di risolvere tutto con un post di scuse su Instagram, senza coinvolgere i tribunali, ma non è servito".

Belen condannata per diffamazione, il commento di Signoretti

"Accetto le critiche, ma non insulti e false accuse contro il mio lavoro. Per questo, come annunciato a marzo del 2017, assistito dallo studio legale Siniscalchi di Milano, mi sono rivolto al tribunale contro Belén Rodriguez, che su Instagram aveva superato i confini di qualsiasi confronto. Lo ha stabilito anche il Tribunale ordinario di Milano, che ha condannato Belén a un risarcimento danni nei miei confronti, oltre al pagamento delle spese processuali. In un commento su Instagram, Belén aveva tentato di smentire un'intervista di Maurizio Costanzo al settimanale Nuovo, che lui non ha mai contestato. Belén ha scritto: «Purtroppo signorotti ha già preso mille denuncie per dichiarazioni false. Prima o poi la pagherà quel così detto giornalista». Nella sentenza di condanna, il giudice scrive tra l'altro: - «L'affermazione secondo cui Signoretti ha preso mille denunce per dichiarazioni false non ha trovato alcun riscontro e assume certamente carattere diffamatorio». - «L'espressione “quel cosiddetto giornalista” è a sua volta lesiva dell'onore». - «La frase “prima o poi la pagherà” assume una valenza in ogni caso diffamatoria». - Le espressioni usate da Belén «sono false ed esorbitanti». Il giudice ricorda anche un criterio che molti, sui social – diventati troppo spesso un luogo dove ci si esprime con insulti e calunnie – dovrebbero tenere a mente: «La critica si esprime in termini formalmente misurati, senza trascendere in attacchi e aggressioni personali». Preciso che avevo proposto a Belén – anche con la saggia mediazione di Maria De Filippi – di risolvere tutto con un post di scuse su Instagram, senza coinvolgere i tribunali, ma non è servito". Belen Condannata per diffamazione
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