Cesenatico, ragazzo gay picchiato da un branco di omofobi in discoteca finisce in ospedale e viene operato

14 Feb 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Ad un mese dall'assurda aggressione di un gruppo di omofobi in un locale LGBT di Lucca, arriva un'altra storia simile, questa volta da Cesenatico. Lo scorso 1° febbraio un ragazzo di 29 anni si trovava nella discoteca Energy con alcuni amici (durante la serata 'Tunga', famosa tra la comunità LGBT) ed è stato picchiato perché gay. Un gruppo di clienti del locale ha iniziato ad offendere il ragazzo con termini omofobi e quando lui ha cercato di allontanarsi, il branco l'ha pestato a sangue. L'avvocato del giovane, Christian Guidi, spiega che ad aggredire il suo assistito sono state diverse persone, che lo hanno accerchiato e picchiato a causa della sua omosessualità. La vittima è stata colpita ripetutamente e con violenza al volto, per questo ha riportato una frattura dell naso e un trauma cranico. Il 29enne è stato quindi condotto in ospedale, dove è stato anche operato. Ieri dopo due settimane di ricovero, il ragazzo è uscito dall'ospedale ed ha sporto denuncia contro ignoti. Sulla vicenda è intervenuto anche Alessandro Zan, parlamentare del PD, relatore della legge contro l’omotransfobia: "A Cesenatico un ragazzo è stato brutalmente aggredito da un gruppo in un locale notturno in quanto omosessuale. Si tratta di una delle più gravi aggressioni omofobe degli ultimi mesi. L’accaduto risale a dieci giorni fa, e solo ora la vittima starebbe decidendo di sporgere denuncia. Piena fiducia nelle forze dell’ordine che sapranno individuare gli aggressori. Ma ancora una volta la vittima di una aggressione omofoba non potrà denunciare l’episodio per ciò che è. Ovvero un crimine consumato per l’orientamento sessuale del ragazzo. L’Italia è rimasto l’ultimo dei grandi Paesi europei e occidentali a non avere una normativa di contrasto contro l’odio omotransfobico. Un ritardo gravissimo. Chi si oppone alla proposta di legge contro l’omotransfobia, si oppone anche all’equità di una giustizia che punisce i reati per ciò che realmente sono. Come maggioranza siamo pronti ad approvare la legge al più presto. Ieri ho avuto un colloquio con il Presidente Fico, il quale ha convenuto sulla necessità di calendarizzare in Aula il prima possibile la legge. La prossima conferenza deciderà su questa possibilità, assieme ai gruppi parlamentari prevista per fine febbraio". E proprio adesso, che serve più che mai una legge contro l'omofobia, la Lega Nord cerca di ostacolare in tutti i modi che il testo che stanno discutendo in Parlamento venga approvato. La comunità LGBT e i suoi alleati dovrebbero riflettere bene alle prossime elezioni. Un topo vuole davvero votare per il gatto? Fonte: Adnkronos, Fan Page, Foto: Gaynews
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