Edoardo Raspelli, il doloroso racconto della violenza sessuale: “6 ragazzi mi hanno bloccato”

14 Ago 2018 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Edoardo Raspelli, conduttore di Melaverde, intervistato dal Corriere della Sera ha raccontato una dolorosa pagina del suo passato che ha tenuto nascosto per tutti questi anni: uno stupro. Il fatto sarebbe avvenuto decenni fa, quando Edoardo Raspelli aveva 14 anni e si trovava in collegio durante l'estate. "Era estate, vacanze in un collegio con altri ragazzi a Chiavari. Quasi un castello in cui ogni studente aveva una stanza. Io ero nella mia. Un pomeriggio mi assalirono in sei mentre io stavo riposando sul letto nella mia camera. In quattro mi bloccarono, gli altri mi tirarono giù i pantaloni. Mi violentarono".

Edoardo Raspelli, lo stupro tenuto nascosto

Il conduttore ha poi svelato di aver tenuto nascosto lo stupro perché sua madre, dopo aver visto insieme un film di due adolescenti omosessuali innamorati, gli avrebbe detto: "Ti preferirei morto che così". Raspelli, nonostante fosse sempre stato cosciente del proprio orientamento eterosessuale, decise in quell'occasione di cancellare dalla mente la violenza, tornata prepotentemente a galla solo in quest'ultimo periodo. "Il ricordo di quella violenza emerge ora perché sento il peso della vita che corre: muore gente che conosci, un bimbo a cui facevi da padrino, un amico caro". "Due anni dopo la violenza chiesi a mia madre di andare al cinema a vedere 'Le Amicizie Particolari', una storia struggente e tragica di due maschi adolescenti amici, poi confidenti, che infine arrivano a un amore che verrà vietato nel rigido collegio gesuita in cui alloggiavano. Io mi misi a piangere e mia madre mi guardò sorpresa e mi disse 'Piuttosto che tu fossi come loro, preferirei che fossi morto'. Io non ero come loro, ma quelle parole le trovai ugualmente terribili. E forse per questo preferii dimenticare tutto".
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