Fedez asfalta con un discorso impeccabile chi critica la sua scelta di non battezzare il figlio

23 Lug 2018 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Quando Fedez ha detto pubblicamente di non voler battezzare il figlio l'opinione dell'italiano medio-basso ha avuto un sussulto, perché nel nostro paese siamo liberi di fare tutto (possiamo evadere le tasse, buttare per terra un fazzoletto sporco, dare soldi alla criminalità organizzata...) ma guai a toccare la religione e soprattutto il crocifisso nelle classi. Nonostante siamo un paese laico, in molti in Italia continuano a credere alla Chiesa ed al fatto che un po' d'acqua buttata sulla testa ti apra le porte del paradiso, che nessuno sa bene cosa sia, ma pare sia un posto dove i morti vadano ad insegnare agli angeli qualcosa.

Fedez, le critiche dai catto-estremisti:

Non so bene se i genitori di oggi credano davvero a Gesù, Giuseppe, Maria e tutto il Presepe, se lo fanno per spirito di emulazione, se per tradizione o se più semplicemente perché "va fatto perché è così e lo dicono tutti", ma sono rimasti in tantissimi a battezzare i propri figli e se una buona parte di questi genitori li battezza senza puntare il dito verso gli altri, c'è invece chi giudica e critica chi decide di non celebrare questa funzione. Fedez ovviamente era preparato a questa shitstorm dei catto-estremisti ed ha più volte risposto a tono.

Fedez ed il battesimo del figlio, il fantastico monologo:

"Abbiamo semplicemente deciso di pubblicare le foto della nostra famiglia, senza pixellare la faccia di nostro figlio come se fosse un collaboratore di giustizia, perché tanto non avrebbe avuto molto senso, data l’esposizione mediatica a cui siamo sottoposti. Quindi scelta opinabile o meno, a cui inevitabilmente un figlio neonato si deve adattare, non essendo senziente a tal punto da poter indicare le proprie preferenze. Ed è il medesimo scenario di quando si battezza e si converte a una religione un figlio, senza potergli chiedere. Però, ovviamente, se un bambino viene esposto mediaticamente da una coppia che inevitabilmente è già esposta mediaticamente – quindi, per la proprietà transitiva, lui stesso sarà esposto mediaticamente – ci si indigna, però quando lasci il libero arbitrio a un bambino e non lo battezzi, ci si indigna, perché no! E’ tutta una questione di punti di vista: per chi vuole vedere il bicchiere mezzo vuoto, siamo una famiglia che ha costruito il suo riscatto sociale sulle basi dell’analfabetismo di ritorno, per chi vuole vederlo mezzo pieno, siamo due persone che sono venute dal nulla e si sono costruite le cose senza i sistemi clientelari a cui l’Italia è abituata".
Share this article

Non vuoi perderti le ultime news?

Seguici anche su Facebook, Instagram e

Twitter!