Fiorello commenta il successo di VivaRaiPlay e spiega perché avrebbe detto no ad uno show su RaiUno

31 Dic 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

RaiPlay sì, RaiUno no: è questo il mood di Fiorello che - intervistato dal Corriere della Sera in merito alla fine di VivaRaiPlay! - ha spiegato perché ha accettato questo esperimento web e perché avrebbe rifiutato un programma televisivo classico.
«Esperienza finita. Che voto mi dò? Io mi darei sempre 2, non sono un tipo facile. Però so una cosa: è stata l’esperienza più bella della mia carriera. E adesso che è finita mi dico da solo che sono stato scemo ad accettare. Perché? Per il mio carattere: sono tremendamente pigro, sono un figlio del divano. Già fare 4 puntate su RaiUno una volta alla settimana per me era uno sforzo incredibile. È andata a finire che ho cucinato 3 puntate a settimana, di fila per giunta. Eravamo partiti da 50 minuti e siamo arrivati a 1 ora e 40. Per non farmi mancare niente ho proposto pure la striscia mattutina di VivaAsiago10! Un deficiente proprio...».
Alla domanda: "Perché RaiPlay sì e RaiUno no", Fiorello ha così risposto:
«Quando Salini (l’amministratore delegato Rai) mi ha chiamato pensavo mi offrisse il “solito” varietà del sabato sera di Rai1. Invece mi ha parlato di RaiPlay e in 5 secondi ho accettato. È stata una spinta a cambiare, i tempi erano serrati, era tutto più veloce. È più bello avere meno tempo, ma fare più cose, tanti momenti di spettacolo che si possono tagliare in piccoli contributi da far girare sul web».
Ovviamente RaiUno è un "no" solo se si tratta di uno show tutto suo: Fiorello è infatti attesissimo come ospite al Festival di Sanremo di Amadeus del prossimo febbraio.
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