Dieci parlamentari gay nella Lega, omofobia e coming out – parla Alberto Ribolla il deputato leghista

18 Mag 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Nel 2015 Alberto Ribolla è finito su Bitchy per una sua dichiarazione sui gay italiani e gli etero stranieri.
"I tempi sono cambiati. Credo che la società attuale abbia bisogno di regolamentazioni che attualmente non ci sono. In tutti gli Stati ci sono norme che danno diritti alle coppie anche non sposate, in Italia ancora no. In ogni caso meglio estendere i diritti ad una coppia di gay bergamaschi, piuttosto che a una coppia, pur sposata, straniera."
Oggi il deputato leghista, in un’intervista rilasciata al Messaggero ha parlato di omofobia.
"La battaglia contro l' omofobia non è solo del M5S. Nessuno deve essere discriminato. E non siamo d'accordo solo sulle adozioni. [...] Matrimoni gay? No, ma le Unioni Civili sì."
Quando il giornalista gli ha chiesto se i parlamentari gay della Lega sono almeno una decina, Alberto Ribolla ha risposto:
"Sì, l' importante è fare bene il proprio lavoro. Nella Lega non c'è paura di fare coming out. Ma no, ciascuno vive la propria sensibilità come meglio crede. Anche tra i nostri elettori ci sono molti gay. Nessun timore a dichiararsi. In passato c'erano anche associazioni all' interno della Lega, è una questione personale e non politica. Ci sono tante voci che girano sulle persone. Io? Ognuno nel privato fa quello che vuole. C'è a chi piace l' amatriciana e a chi piace la cacio e pepe. Cosa voglio dire? Che sono gusti personali".
Qualcuno avvisi Alberto che dire no a matrimoni e adozioni gay è comunque discriminazione. PS: nella Lega sono così aperti al coming out, che è pieno di deputati dichiaratamente gay.
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