“Sono gay” lo chef tv Marco Bianchi racconta il suo coming out con la moglie e la figlia, poi presenta il fidanzato

02 Set 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 4 minuti

Il noto chef Marco Bianchi ha recentemente fatto coming out e in un'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera ha raccontato di com'è stato parlarne con la moglie e la figlia. Lo chef di La mia Cucina delle Emozioni ha anche presentato sui social il suo fidanzato, Luca.
"Sono stato un bambino e un adolescente cicciottello e chiusissimo e perciò bullizzato, che sentiva la confusione di provare affetto per dei maschietti, ma non erano cose di cui si poteva discutere in una famiglia fortemente cattolica, priva di strumenti, in una periferia di Milano, e che forse sentiva di avere in casa un Marco gay, ma trovava più facile istradarmi in una vita da eterosessuale. Come l'ho detto a mia moglie? Una sera, mentre la bimba dormiva, le ho detto “sono omosessuale, lo sono sempre stato, però solo ora ho capito che sto bene con te ma come amico, perché quello che va oltre, probabilmente, è con un uomo”. Il passaggio successivo è stato sperimentare quello che sentivo. Da lì, è arrivato l’incontro con Luca. Mi ha abbracciato forte. Era un sogno di vita che si frantumava. È stato un momento in modalità terremoto, come quando hai costruito per anni e tutto, di colpo, viene raso al suolo ed è in polvere. Io mi sentivo in colpa, ma oggi so di aver fatto la scelta giusta». Ho passato mesi brutti: non mangiavo, dimagrivo, avevo spasmi allo stomaco e non dormivo la notte. D’accordo con Veruska, ho preso un appartamento dove stare di tanto in tanto. Ho capito che, quando ero a casa, stavo peggio, mi sembrava di far male a qualcuno, di essere una presenza che feriva. - continua Marco Bianchi - Dormire altrove era una prova per capire come respiravo e come stavo, se riuscivo a mangiare e a gestire quella solitudine. Poi, riportavo tutto alla psicologa che mi ha supportato. Ci siamo consultati con il pediatra, le maestre, la psicologa… Poi, le ho raccontato la verità. Le ho spiegato: “Io voglio tanto bene a mamma e sei nata tu, ma ho scoperto che il mio cuore batte più forte con Luca accanto. Prima, batteva forte, ora batte a mille”. Lei è una bimba straordinaria, solare, e l’ha accettato con naturalezza. Dopo un primo incontro finto-causale con lui, l’ha visto per un gelato, una pizza e, ora, è il “suo” Luca. E, ora, io so che una seconda vita esiste".
Una bellissima storia a lieto fine. Non capisco invece chi sui social continua a dire 'non potevi pensarci prima invece di far star male tua moglie e tua figlia?'. Non per tutti è facile allo stesso modo capire di essere gay e non nascondersi. Inoltre la moglie e la figlia sono intelligenti abbastanza per capire che non fa differenza se il marito/padre ha un nuovo fidanzato o una nuova fidanzata. Fonte: Intervista de Il Corriere della Sera a Marco Bianchi
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