L’organizzatore del Gay Pride di Modena contro Marco Carta: “Ci ha fatto sfancu***e dal suo staff”

03 Giu 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Marco Carta sarebbe dovuto essere il padrino del Gay Pride di Modena, ma qualcosa sembrerebbe essere andato storto dato che - come rivelato su Facebook dall'organizzatore Matteo Giorgi - il cantante sardo non avrebbe accettato l'invito. Il motivo di tale rifiuto sarebbe da attribuirsi ad una cifra troppo alta di denaro che il cantante avrebbe richiesto come cachet, cifra che - come mi ha confermato Giorgi - in 10 anni di organizzazione di Pride nessun altro ospite aveva mai preteso.
"Leggo molti che dicono che bisognerebbe empatizzare con l’affaire Marco Carta, senza sfottò, prese per il culo, ecc. ecc.: il ragazzo ha chiaramente un problema. Vorrei davvero cercare di comprendere meglio ma poi ho guardato la sua intervista con quel tono strafottente, rievocato i racconti che si fanno nell’ambiente su certe sue seratine abbastanza “movimentate” e davvero mi è passata la voglia. Ah, se poi avesse accettato l’invito al Modena Pride, anziché farci sfanculare dal suo management in maniera inconcepibilmente sgarbata, magari anziché trovarsi in quella situazione sarebbe stato in una piazza in una multitudine di colori".
Se Carta non ha accettato l'invito, Benji e Fede sì: sono stati loro gli ospiti del Modena Pride (i due cantanti sono infatti nati a Modena), che hanno così replicato l'esperienza dello scorso anno che li ha visti esporsi in prima persona sul palco del Gay Pride di Milano. Schermata 2019-06-03 alle 18.32.03
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