Il Governo Conte Bis apre le porte ai diritti civili: Cirinnà e Spadafora in lizza per il ministero delle pari opportunità

04 Set 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Il Governo Conte Bis composto da Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico è realtà e proprio in queste ore sono iniziate le consultazioni per la scelta dei ministri, che sostituiranno quelli di Matteo Salvini, che ha deciso di sua spontanea volontà - dopo una serata al Papeete Beach - di far cadere il proprio governo. Al momento i punti generici stilati dal governo giallo-rosso sono 26 e nel quarto è possibile leggere:
"Occorre promuovere una più efficace protezione dei diritti della persona e rimuovere tutte le forme di diseguaglianze (sociali, territoriali, di genere), che impediscono il pieno sviluppo della persona e il suo partecipe coinvolgimento nella vita politica, sociale, economica e culturale del Paese. Occorre intervenire con più efficaci misure di sostegno alle famiglie con persone con disabilità e alle famiglie numerose".
A tal proposito è fondamentale la scelta del ministro delle pari opportunità, che potrebbe ricadere su Monica Cirinnà (PD) o Vincenzo Spadafora (M5S) entrambi favorevoli alla promulgazione di una legge contro l'omo-trans-fobia. Proprio Spadafora, infatti, intervistato da La Stampa lo scorso maggio, dichiarò in merito a questa legge:
"Ci sono già diverse proposte di legge depositate in Parlamento e questo vuol dire che c’è una volontà larga da parte dei partiti. L’approvazione della legge non è stata inserita nel contratto di governo e quindi non verrà considerata una priorità, di questo ne dobbiamo prendere atto. Non dobbiamo prendere in giro le associazioni Lgbt dicendo che arriverà in pochi mesi. La mia battaglia è per riuscire ad approvarla entro fine legislatura".
Che sia finalmente la volta buona? E pensare che è solo "grazie" a Salvini che ha abdicato di sua spontanea volontà preso dal caldo estivo...
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