Heather Parisi senza freni contro alcune sue colleghe, poi parla di reality show e famiglie arcobaleno

01 Ago 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Heather Parisi in questi giorni è stata contattata dal portale Italians Do It Better a cui ha rilasciato una lunga intervista - curata dal deejay e conduttore radiofonico João Turchi - che uscirà integralmente il prossimo 23 agosto sulla rispettiva pagina Facebook. Nell'intervista la Parisi ha parlato di moltissime cose, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe contro le "paracule" che dicono di essere icone LGBT e che non si spendono per i diritti della comunità.
"A costo di passare per presuntuosa, fammi dire un pensiero che mi frulla in testa da un po’. Essere icona LGBTQ è un premio che non tutti meritano allo stesso modo. Chiunque abbia visibilità pubblica - e la gente dello spettacolo è privilegiata in questo senso - dovrebbe spendersi per dare voce a chi voce non ha. E dovrebbe farlo senza mezze misure, senza essere paracula con frasi di circostanza. Paracula si può dire? Tu scrivilo lo stesso. E dovrebbe farlo anche quando, anzi soprattutto quando, la difesa di chi non ha voce va contro il sistema. L’Italia ultimamente nella difesa delle minoranze ha fatto passi indietro preoccupanti. Quante icone LGBTQ hai visto, esporsi in temi come le adozioni gay, le gravidanze surrogate, l’aborto? Magari io farei una selezione più accurata delle icone… tu cosa ne dici?".
Ribadendo per l'ennesima volta l'uguaglianza fra le famiglie cosiddette tradizionali e quelle arcobaleno.
"Non esiste la famiglia 'naturale' o quella 'tradizionale, né quella 'migliore', 'più morale' o 'più evoluta'. Esiste chi tu ami e chi ama te e insieme sono famiglia. Ti dirò di più. Io credo che la famiglia gay abbia il diritto di avere figli al pari della famiglia eterosessuale. L'interesse superiore di un bambino è di trovare un ambiente famigliare sano e amorevole a prescindere da come è composto il nucleo famigliare. Finiamola di pensare che bastino due genitori di sesso diverso a fare una famiglia perfetta. Il mondo è pieno di famiglie tradizionali dove i figli subiscono abusi e violenze. L'Italia si è distinta per ben più disastrosi esperimenti sociali, quelli sì da condannare. Penso al fatto che ancora oggi sia negato, attraverso l'obiezione di coscienza dei medici, il diritto della donna di abortire con conseguenze drammatiche. Penso alla legislazione italiana sulla procreazione assistita che ha creato il fenomeno del turismo procreativo".
Purtroppo al momento non sembrerebbe essere previsto nessun suo ritorno sul piccolo schermo:
"Nuovo progetto televisivo? Difficile. A me non interessa stare in tv a qualsiasi costo e con un passato come il mio, c’è davvero poco che potrebbe aggiungere qualcosa d’importante alla mia carriera. Alcune mie colleghe, fanno di tutto pur di esserci e francamente mi mettono molta tristezza. L’arte dello spettacolo non si misura dalla “quantità”, ma dalla “qualità” di quello che fai. Non mi hanno mai proposto nessun reality, no. Mai nessuno e la ragione è molto semplice: conoscono benissimo la risposta".
Iconica.
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