Il Diavolo veste Prada: 15 battute del film che hanno reso la nostra vita migliore

05 Mar 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Esattamente 14 anni fa la pellicola Il Diavolo veste Prada ha debuttato al cinema con Meryl Streep nel ruolo della perfida Miranda Priestly e da allora la nostra vita non è stata più la stessa. Ispirato dal romanzo di Lauren Weisberger, il film Il Diavolo veste Prada ci ha insegnato a crederci esperti di moda e soprattutto a diffidare dalle persone grasse, sciatte e con la pancia (cit.)

Il Diavolo veste Prada: 15 citazioni del film che hanno cambiato il nostro modo di vivere

"E' tutto"

"No, no: non era una domanda"

"Qualcuno sa dirmi perché il mio caffè non è ancora qui? E' morta per caso?"

"Floreale per la primavera? Avanguardia pura"

"Gabbana con una o due B?"

"C'è Patrick!"

"I dettagli sulla tua incompetenza non mi interessano"

"Amo il mio lavoro, amo il mio lavoro, amo il mio lavoro.."

"Non esiste un piano B, esiste solo un piano A"

"Chiama Donatella, chiedile il suo jet, stanno venendo giù due gocce d'acqua"

"Sei pregata di disturbare qualcun'altro con le tue domande"

"Il problema è dove piazzare Donatella, non parla più con nessuno"

"Tu hai un disperato bisogno di Chanel"

"Tu non te lo meriti, tu mangi carboidrati Cristo Santo!".

"Tutti vogliono questa vita, tutti vogliono essere noi"

Ed infine mi resta impossibile parlare del Diavolo veste Prada senza menzionare il maglioncino ceruleo da recitare tutta d'un fiato prima di addormentarsi. (fun fact: sapevo questo sketch a memoria davvero).
"Oh, ma certo ho capito: tu pensi che questo non abbia niente a che vedere con te. Tu apri il tuo armadio e scegli, non lo so, quel maglioncino azzurro infeltrito per esempio, perché vuoi gridare al mondo che ti prendi troppo sul serio per curarti di cosa ti metti addosso, ma quello che non sai è che quel maglioncino non è semplicemente azzurro, non è turchese, non è lapis, è effettivamente ceruleo, e sei anche allegramente inconsapevole del fatto che nel 2002 Oscar de la Renta ha realizzato una collezione di gonne cerulee e poi è stato Yves Saint Laurent se non sbaglio a proporre delle giacche militari color ceruleo. E poi il ceruleo è rapidamente comparso nelle collezioni di otto diversi stilisti. Dopodiché è arrivato a poco a poco nei grandi magazzini e alla fine si è infiltrato in qualche tragico angolo casual, dove tu evidentemente l'hai pescato nel cesto delle occasioni. Tuttavia quell'azzurro rappresenta milioni di dollari e innumerevoli posti di lavoro, e siamo al limite del comico quando penso che tu sia convinta di aver fatto una scelta fuori dalle proposte della moda quindi in effetti indossi un golfino che è stato selezionato per te dalle persone qui presenti... in mezzo a una pila di roba".
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