Irama: la trans che voleva prendere a pugni era Manila Gorio? arriva il retroscena

30 Mar 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Lo scorso ottobre Irama ha pubblicato il suo ultimo album e nella traccia che si intitola Stanotte, canta: “Voglio chiudermi in un bar, poi spogliarti sulla metro / fare a pugni con quel trans, risvegliarmi senza un euro“. Dichiarazione che riportai lo scorso anno e che causò molta indignazione, tanto che lo stesso Irama confessò in un'intervista che quella frase non era a stampo transofobo, ma raccontava un'esperienza vissuta. Ieri Vladimir Luxuria, dopo aver sentito per caso il brano, si è scatenata su Twitter chiedendo alle radio di boicottarlo evitando di inserirlo nella regolare programmazione.
"In questo periodo ci mancava pure la canzone che incita alla violenza. Chiedo alle radio di non mandare in onda questo invito alla #transfobia, da Irama non me lo sarei aspettato. Mi sono accorta solo adesso di questo testo, dov’è il problema? Una canzone non scade dopo poco tempo ed è cantata nei concerti: e se una mente calda prende il testo alla lettera? Se avesse cantato “voglio fare a pugni con quel nero, ebreo, oppure con quella donna” vi sarebbe piaciuto? Nel testo non si parla di esperienze vissute ma di cosa si ha voglia di fare stanotte. Terribile e pericoloso.”
E' di poche ore fa, invece, la confessione di Manila Gorio che si è riconosciuta nel testo della canzone di Irama, svelando il retroscena di quella sera.
"Ricordo ancora quella sera a Milano caro Irama dove insieme al tuo gruppetto di amici mi avete deriso e aggredita di parole. La tua canzone ricordando quel vostro gesto ignobile dovrebbe essere bandita da ogni diffusione. Faccio appello affinché Irama mi faccia le sue scuse e corregga il testo della sua canzone che cita “quel trans” bene quel trans ha un nome, una dignità, una storia! Quel trans come ti sei divertito a cantare sono io!"
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