La chiesa cattolica brasiliana appoggia il Gay Pride di San Paolo

05 Mag 2014 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

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L''Arcidiocesi di San Paolo ha pubblicato una nota in favore del Gay Pride brasiliano e sulla "difesa della dignità, cittadinanza e sicurezza" degli omosessuali.
Posizioni lontane anni luce da quelle della chiesa cattolica italiana che anche oggi con le frasi omofobe del cardinal Bagnasco si è macchiata di vergogna agli occhi del mondo.
Ecco il testo che è stato pubblicato sulla loro pagina Facebook:

"Nota dalla Commissione giustizia e pace dell'arcidiocesi di São Paolo fedele alla sua missione di annunciare e difendere i valori del Vangelo e della civiltà dei diritti umani, la giustizia e la pace Commissione di São Paulo (CJPSP) si manifesta pubblicamente in occasione del XVIII Gay Pride che si svolge su Avenida Paulista domenica prossima 4, maggio 2014. La nostra posizione è basata nella Costituzione pastorale Gaudium et Spes, adottata dal Concilio Vaticano II, che dice: "le gioie e speranze, i dolori e le angosce degli uomini di oggi, soprattutto dei poveri e di tutti coloro che soffrono, sono anche il rallegrati e speranze, i dolori e le angosce dei discepoli di Cristo; e non c'è nessuna realtà autenticamente umana che non trova un'eco nel suo cuore." Così, la difesa della dignità, della cittadinanza e della sicurezza  di lesbiche, gay, bisessuali, travestiti e transessuali – è indispensabile per la costruzione di una società giusta e fraterna. Quindi noi non possiamo stare zitti davanti la realtà vissuta da questa popolazione, che è il bersaglio di pregiudizi e omofobia e vittima di sistematica violazione dei loro diritti fondamentali come salute, istruzione, lavoro, alloggio, cultura. Inoltre, si trovano ad affrontare ogni giorno violenza fisica e verbale intollerabile, culminati in omicidi, che sono i crimini d'odio vero. Dato questo, vi invitiamo a persone di buona volontà e, in particolare, a tutti i cristiani, a riflettere su questa realtà profondamente ingiusta delle persone LGBT e ricercare attivamente nel loro resilienza, improntata al principio supremo della dignità umana. Sao Paulo, 30 aprile 2014"

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