Lea Michele viene difesa dall’accusa di razzismo da un’attrice (bianca) di Glee

05 Giu 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Lea Michele è razzista? A muovere l'accusa sono stati tre afrodiscendenti che l'attrice avrebbe incontrato sul set di Glee, anche se una di loro - Amber Riley - ha parzialmente ritrattato confessando di non aver "nulla contro" lei.
"Davvero non me ne frega niente di questa cosa di Lea Michele [...] spero che sia cresciuta e che capisca, mi ha contattato, le ho risposto, ed è lì che finisce per me. Non le parlavo da due anni [...] non la odio e non dirò che Lea Michele è razzista. Non è quello che sto dicendo. Ma allo stesso tempo posso dire che nei miei DM c’erano tanti attori e attrici di colore che mi hanno raccontato delle storie e di quello che hanno dovuto subire sul set, terrorizzati da ragazze bianche che sono protagoniste dello show".
A difendere Lea Michele dall'accusa di razzismo è stata la sua collega Heather Morris (Brittany S. Pierce di Glee) che ha confessato che è sì una esse-ti-erre-o-enne-zeta-a, ma non è razzista.
"Voglio essere chiara: in America l’odio è una malattia che stiamo cercando di curare, quindi non augurerai mai a nessuno di buttare odio su su qualcun altro. Detto questo, è stato difficile lavorare con Lea Michele? Molto. Lea deve essere esposta per come ha trattato le persone per troppo tempo e senza conseguenze. Ma sì, è dipeso anche da noi perché abbiamo consentito che continuasse così a lungo senza dire niente, è un qualcos’altro che stiamo imparando insieme al resto della società. Ma al momento attuale, date come implicito che sia una razzista e anche se non posso parlare al suo posto, penso che stiate supponendo che lo sia, e sapete cosa succede quando tutti supponiamo qualcosa".
Lea Michele NON è razzista, parola della Morris.
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