Legge contro l’omofobia presentata dal Movimento 5 Stelle: carcere e multe fino a 6.000€ per gli omofobi

31 Mar 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Proprio nei giorni del tristemente famoso Congresso mondiale delle famiglie, 36 senatori del Movimento 5 Stelle hanno presentato un disegno di legge contro l'omofobia. Questo è un tentativo di estendere l’aggravante dell’omofobia alla legge Mancino, che già sanziona e condanna chi incita alla violenza o discrimina per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali. Oltre al carcere e alle multe, questa proposta di legge prevede:
  • centri di sostegno per le vittime di omotransfobia, su tutto il territorio che vanno dai supporti specifici alla accoglienza delle vittime
  • monitoraggio annuale in tutte le regioni dei fenomeni dell'omotransfobia e dell'attuazione della legge
  • monitoraggio annuale da parte del governo in merito alla attuazione della legge e dell'omotrasfobia in Italia, che dovrà relazionare ogni anno alle Camere."
Un applauso ai 5 Stelle, ma ho seri dubbi che i loro alleati di governo appoggeranno questo disegno di legge.    

«L’articolo 1 – si legge nel disegno di legge – include l’omofobia e la transfobia tra i moventi dei reati annoverati nell’articolo 604-bis del codice penale, diretto a tutelare il rispetto della dignità umana e del principio di uguaglianza interpersonale e sostanziale, mediante la punizione di qualsiasi condotta di propaganda sulla superiorità o sull’odio razziale, nonché l’istigazione e la propaganda di fatti o attività atte a provocare violenza per motivi etnici, razziali o religiosi.

Chi istiga a commettere o commette atti di discriminazione fondati sull’omofobia o sulla transfobia è punito con la reclusione fino ad un anno e sei mesi o con la multa fino a 6000 euro. Chi istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza fondati sull’omofobia o transfobia è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Infine, è espressamente vietata ogni forma di organizzazione, associazione o movimento o gruppo fondati sulla transfobia e omofobia.

L'articolo 2 - nell’ambito della sospensione del procedimento con messa alla prova dell’imputato, l’ammissione di quest’ultimo ai lavori di pubblica utilità per lo svolgimento, in via prevalente, di attività di ripristino e di ripulitura di luoghi pubblici o ad attività lavorativa in favore di organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato, in particolar modo operanti a sostegno delle vittime dei reati di transfobia e omofobia».

Fonte: Gay Center, AGI
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