Libero: Ristora ritira la pubblicità dopo il vergognoso titolo sui gay

24 Gen 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Karma is a b*tch e adesso lo capiranno anche Senaldi, Facci e Vittorio Feltri, colpevoli del disgustoso titolo di Libero sui gay. Ieri politici di quasi tutti gli schieramenti si sono scagliati contro Libero, da Laura Boldrini e Luigi Di Maio a Renata Polverini. L'Ordine dei giornalisti ha fatto una segnalazione al consiglio di disciplina, mentre il Movimento 5 stelle ha annunciato che “avvieranno la procedura per tagliare i fondi”. Ma la ciliegina sulla torta è arrivata quando Ristora ha annunciato che avrebbe ritirato la pubblicità da quell'ammasso di fogli chiamato Libero.
"Abbiamo ricevuto una valanga di critiche ma anche di insulti ed è la terza o quarta volta che succede per un titolo di Libero. Ci hanno detto che siamo conniventi, ma noi pianifichiamo e compriamo la pubblicità con programmi trimestrali e non possiamo certo conoscere i titoli in anticipo. – spiega a Lettera43 un portavoce aziendale – Senza entrare nel merito dei contenuti dell'articolo, non vogliamo in nessun modo che il nostro nome venga accostato a quello di Libero. Abbiamo chiamato il giornale, ci avevano detto che forse non era tecnicamente possibile togliere la pubblicità dal giornale già a partire dall'edizione in edicola il 24 gennaio. Abbiamo insistito e abbiamo chiesto che il logo di Ristora venisse eliminato già a partire da quella data".
Intanto il direttore di Libero, Pietro Senaldi ha cercato di giustificare il titolo di Facci.
"Questo è un titolo che riporta due dati reali. Noi per 10, 20 anni abbiamo spinto tutti a fare outing. L'outing è stato fatto e noi di Libero lo registriamo, che sono aumentati i gay. Perché dovete cercare di sforzarvi e trovare la relazione tra il pil e i gay, in mezzo c'è un ma, che è avversativo. Abbiamo dato una notizia economica e una di cronaca. Attaccare questo articolo è liberticida".
Il signor Selandi oltre ad approvare titoli squallidi dovrebbe imparare la differenza tra coming out e outing, prima di andare in tv e fare figuracce.
"La differenza tra i due termini è abissale: nel caso del coming out la dichiarazione di omosessualità è volontaria e dipende solo dalla persona, mentre per l'outing si tratta di rendere noto l'orientamento sessuale di terzi che si trovano quindi a subire una rivelazione senza il loro benestare".
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