Lorella Cuccarini a Striscia la Notizia parla di Heather Parisi

21 Gen 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Lorella Cuccarini, dopo la recente catfight a distanza con Heather Parisi, è stata "attapirata" da Striscia la Notizia e Valerio Staffelli, durante la consegna del Tapiro, ha cercato di provocarla un po': «Cos’è questa diatriba con la Parisi? Perché si è arrabbiata? Perché le ha detto che balla per Salvini?», ma la Cuccarini ha risposto «Non è successo niente. Facciamo finta di niente, è passato, mi piace il confronto e non l’insulto. Non mi piace avere una casacca, non l’ho avuta in 34 anni di lavoro e quindi non vorrei venissero strumentalizzate le cose che dico». Vi ricordo che tutto è nato da questa dichiarazione di Lorella Cuccarini sul Papa:
«Sarebbe bello che il Papa si esprimesse anche su altre situazioni, oltre che sui migranti. Ci sono rimasta male quando ha detto “meglio atei e buoni, che cristiani e odiatori”. Per un cristiano, Cristo è fondamentale e il posto in cui lo incontri è la Chiesa; e anche se sei un cattolico tiepido incontrare Cristo in quella eucaristia è la cosa più preziosa. Bisogna distinguere buoni e buonisti: i cattolici devono essere buoni, ma devono difendere i propri figli. Il femminismo? Mai stata femminista e sempre stata contro le quote rosa. Le donne la credibilità devono guadagnarla sul campo… Io sono un’azienda, decido quando e come lavorare. Altrove e in politica, servono una determinazione e una “cattiveria” che impongono anche di rinunciare ad alcune caratteristiche femminili. Dobbiamo accettare il fatto che uomini e donne sono diversi, seppur complementari. Se ci sono più uomini ai vertici è perché sono più predisposti».
 Alla quale Heather Parisi ha risposto
“Ci sono, in ordine rigorosamente di importanza, ballerine d’étoile, ballerine soliste e ballerine di fila e, da oggi, anche ballerine sovraniste. O forse no, solo sovraniste.”
Facendo arrabbiare Lorella, che ha sbottato:
“Noto con piacere che H non si è ancora tolto l’auricolare dai tempi di “Nemica Amatissima” e dunque mi rivolgo direttamente al suggeritore “Umbi”: come mai una persona che da molto tempo ha lasciato l’Italia – per motivi che io non ricordo, ma forse qualcun altro si – continua ad occuparsi, twittando da paradisi ‬fiscali, di questioni che dovrebbero riguardare chi in Italia vive, lavora e paga le tasse? Ah saperlo…”
Fino alla battuta conclusiva, questa volta di Heather:
“Noto con dispiacere che per qualcuna, democrazia significa “l’ignoranza mia vale quanto la conoscenza tua”. A costei dico, HK non è nella lista dei paradisi fiscali del ministero dell’economia e un americano, ovunque viva, paga sempre le tasse in USA. Ah saperlo? Ora lo sai! H*”
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