Marco Carta, nel libro Libero di Amare parla del furto alla Rinascente – ecco cosa c’è scritto

21 Giu 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Marco Carta indubbiamente sa come catalizzare l'attenzione su sé ed oggi, 21 giungo, insieme all'uscita del suo nuovo album (dal titolo Bagagli Leggeri) è prevista anche quella del libro Libero di Amare, dove all'interno c'è un capitolo intitolato Il Furto, dove racconta nel dettaglio proprio quanto accaduto un paio di settimane fa a La Rinascente. Il cantante ha infatti deciso di inserire anche quella brutta notte in cella nel suo primo libro autobiografico, mandato in stampa una settimana fa. Nel capitolo Marco Carta racconta in maniera dettagliata quello che è successo quel venerdì alla Rinascente di Milano in Piazza Duomo, ma al di là di una dozzina di commenti positivi che ha ricevuto dalle fan (e che ha copia-incollato nel libro), il capitolo ripete esattamente quello che ha confessato da Barbara d'Urso a Live Non è la d'Urso.
"Mi hanno preso le impronte digitali e mi hanno fatto le foto segnaletiche, sono stato arrestato e sono finito in prima pagina sui giornali come se fossi un pericoloso criminale [...] Il 31 maggio era un venerdì e avevo deciso di fare un giro per Milano e di fare shopping. Sono andato alla Rinascente con una mia amica [...] era un Black Friday e La Rinascente era piena di gente, ci sono stato qualche ora girando per i vari piani. Ad un certo punto ho provato delle magliette che però non mi piacevano e che ho lasciato. Quando non mi piace una cosa la lascio in camerino, credo sia così per tutti. Sono andato anche in bagno e me lo hanno rinfacciato come se nel bagno dovessi fare qualcosa di losco [...] il giorno prima ero stato in Rinascente e avevo provato dei costumi che avevo fatto mettere da parte, sono andato a ritirarli e poi in cassa a pagarli. Mi sono poi diretto all'uscita ed ho passato i controlli, la mia amica è passata dopo di me ed è suonato l'allarme. Se avessi avuto qualcosa da nascondere avrei potuto semplicemente andarmene, invece sono tornato per vedere cosa accadeva e mi hanno chiesto se fosse una mia amica, se fossimo insieme e ho detto di sì. Negli uffici hanno trovato le magliette nella borsa della mia amica ed io sono rimasto sconcertato. [...] il giudice non ha convalidato il mio arresto e sono stato rilasciato [...] sono una persona onesta e certamente non rubo".
Insomma, nulla che già non sapessimo. Ovviamente non sono contro Marco Carta, è un personaggio noto che vive con la sua musica e la sua immagine, quindi secondo me ha fatto benissimo a sfruttare a suo favore questa vicenda mediatica per promuovere l'uscita del libro.
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