Marco Carta: “L’utero in affitto è inumano”

07 Nov 2018 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Marco Carta, intervistato dal Corriere della Sera, ha dichiarato che un giorno gli piacerebbe avere dei figli con il proprio compagno.
"Sono stato cresciuto da due etero, con l’idea che avrei amato una donna e non è andata così. Perché dobbiamo credere che se avessi avuto invece due mamme o due padri sarei stato in automatico omosessuale? Io so che posso dare a un bambino un amore enorme e che questa, per lui, è l’unica cosa che conta".
Il cantante ha anche aggiunto che si batterà affinché l'adozione sia legalizzata anche alle coppie omosessuali, ma che non approva la GPA (gestazione per altri) volgarmente chiamata utero in affitto, che definisce 'inumana'.

Marco Carta contro l'utero in affitto: "E' inumano"

"Non ci sono possibilità che rinunci all'idea di avere dei figli [...] Non voglio un 'Cartino' col mio dna, credo che l’utero in affitto sia inumano, sia un traffico. Io voglio un figlio che agganci la mia storia. Ho avuto una famiglia stupenda e i miei zii non erano i miei genitori. Il mondo è pieno di bambini che chiedono solo di essere adottati. Io voglio lottare affinché l’adozione sia concessa alle persone come me”.
Felice che Marco Carta voglia dei figli e voglia battersi per la comunità LGBT affinché le adozioni siano aperte ad ogni tipo di coppia, ma parlare di 'pratica inumana' per la gestazione per altri è profondamente sbagliato nonché ingiusto per tutte quelle donne che, per amore ed altruismo, decidono di portare avanti una gravidanza.
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