Maria De Filippi fa una proposta a Mediaset, poi confessa: “Non ho nessun potere qua”

29 Mar 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Maria De Filippi questa mattina è stata intervistata da La Repubblica in occasione del debutto del serale di Amici ed ha spiegato che Loredana Bertè sarà l'unica giudice:
"Curo tutto nei minimi dettagli, dietro i programmi ci sono ore di lavoro. Amici è un talent speciale, c'è dietro una scuola, oggi è un lusso. Loredana Bertè sarà l'unica giudice".
Mentre su Milly Carlucci ha ribadito:
“Se mi telefona vediamo come superare il piccolo problema della contemporaneità della diretta”.

Maria De Filippi e la proposta a Mediaset

Mentre in merito a Mediaset ha negato di avere tutto questo 'potere' che le viene affibbiato dai media, dato che sono anni che chiede (invano) a Pier Silvio Berlusconi di non andare in onda il sabato sera con il serale di Amici.
"Sfatiamola una volta per tutte, questa storia che 'Maria ha potere' è una cavolata. Nonostante i risultati che porto, quando Pier Silvio mi ha chiesto qualcosa ho sempre detto sì. Nel momento in cui la rete colloca gli altri show, Amici resta al sabato. E Publitalia sceglie: è il programma con più pubblicità (...) Non ho chiesto di essere spostata per Ballando con le Stelle. A me non interessa la guerra degli ascolti, mi preme di non fare brutta figura. Voglio fare una proposta a Mediaset: quella di accorciare i programmi. Perché non li chiudiamo tutti a mezzanotte meno un quarto?”.
Se i programmi chiudessero davvero a mezzanotte e un quarto i milioni di telespettatori sarebbero molti di più, ma lo share molto meno. Cosa conta di più: il numero dei milioni o la percentuale di share? Proprio in merito a questo anche Milly Carlucci intervistata da Blogo ha dichiarato:
“La gara è tra le aziende, i numeri dello share rappresentano per le due aziende investimento. Più è alto lo share medio annuale, più alzi le tabelle pubblicitarie. È una cosa molto seria, è un business. Io faccio il mio lavoro nella maniera migliore possibile. Sorrido quando leggo che uno che ha fatto il 20,50 di share ha trionfato sull’altro che ha fatto il 20.49%. Fa sorridere perché si tratta di numeri che derivano da calcoli statistici, cioè da ragionamenti su campione. Il margine di errore è del 2%".
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