Il leghista Massimiliano Galli ancora contro Emma: “Si scusi lei! Sta sempre a cosce aperte e si fa pagare” (VIDEO)

27 Feb 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

La scorsa settimana il consigliere della Lega Massimiliano Galli ha attaccato Emma Marrone per la frase 'aprite i porti'. L'uomo raggiunto da Le Iene si è rifiutato di chiedere scusa alla cantante ed ha rincarato la dose:
"La mia è stata un'iperbole. Non ho intenzione di chiederle scusa. Io non ho scritto che deve fare la mign**ta.  Ho detto aprire le cosce perché c'era una sua foto con le gambe aperte. Chi pensa di attaccare la Lega, la cosa, cercare di... Io vi denuncio! Lei si dovrebbe scusare per quello che ha detto. In un palco ha detto 'aprite i porti'. La sua è un'opinione? Anche io ho detto la mia opinione, oppure le opinioni solo solo per gli altri? C'è una foto che sta a gambe larghe mentre sta cantando. La stanno pagando. Si sta facendo vedere. Non la stanno pagando mentre sta a gambe larghe?"
Galli è stato contattato anche da Cruciani e ai microfoni de La Zanzara ha ribadito la sua posizione.
"Io scusa? Questa cosa è stata strumentalizzata. Io non ho detto niente di quello che dite voi. Lei quando canta sta sempre con le cosce aperte quindi... I media hanno strumentalizzato tutto contro la Lega. Se avesse scritto questa cosa un consigliere di un partito di minoranza nessuno avrebbe detto nulla. Lei ha detto aprite i porti. A ogni azione corrisponde una reazione. Io ho risposto in rima alle sue dichiarazioni. Non mi hanno espulso, ho chiesto io di tirarmi fuori. Io sono in pace con me stesso. E poi chi dice aprite i porti è un’istigazione all’immigrazione clandestina, questo è quello che è. Lei ha detto la sua opinione? Io ho detto la mia. Io non ho detto cavolate e non ho offeso nessuno. Voi interpretate tutto come una cosa volgare, ma non è quello che volevo dire io. Emma non si è messa a piangere per colpa mia. Non è sicuramente a causa mia.”
Le cattiverie gratuite e gli insulti definiscono chi li vomita e non chi li riceve. Emma da questa storia ne esce a testa alta, ha espresso la sua posizione, coraggiosa, visto i (brutti, bruttissimi) tempi che corrono e questo le fa onore. Brava Emma.
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