Meloni e Salvini scendono in piazza per contrastare la legge sull’omofobia: “In Italia i gay non sono discriminati”

16 Lug 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

L'avanzata della legge contro l'omotransfobia sta facendo bruciare parecchi sederini nell'estrema destra italiana dato che oggi Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno ben pensato di scendere in piazza per protestare. Ovviamente la Meloni e Salvini conoscono molto bene il testo della legge (dato che i loro partiti hanno presentato oltre 1000 emendamenti per cercare di contrastarla) eppure nello scendere in piazza hanno portato slogan che cavalcano palesi bugie ed altrettante fake news, come il reato di poter dire che si è contrari all'utero in affitto. Nessuno vieterà a nessuno di dire di essere contrari alla maternità surrogata (ed i due leader politici lo sanno benissimo) eppure proprio su Facebook la Meloni ha scritto:
"In piazza Montecitorio per dire no alla proposta di legge Zan. Una legge liberticida che punta solo ad introdurre un nuovo reato di opinione e a silenziare chi non si piega al pensiero unico. Se dico che l'utero in affitto è una barbarie, sto odiando qualcuno? No, è una battaglia che faccio per amore per difendere il diritto di un bambino ad avere un padre e una madre #RestiamoLiberi".
Ovviamente non esiste il "reato di opinione" né sarà una legge che mira a "silenziare" le persone, ma saranno semplicemente puniti con l'aggravante dell'omofobia tutti coloro che insultano o picchiano un gay solo ed esclusivamente perché omosessuale e quindi considerato diverso. Un pensiero che capirebbero pure i bambini dell'asilo ma quanto pare non l'elettorato di Meloni e Salvini che continuano ad applaudire ogni loro palese bugia. Come riportato da Gay.it, la Meloni ha pure dichiarato in piazza:
"Non possiamo dire che oggi, nella realtà italiana, gli omosessuali siano discriminati. Fatti di violenza, di odio. Guardo l’osservatorio preposto e mi dice che su 1500 casi segnalati negli ultimi 8 anni solo 200 riguardavano la discriminazione di genere. È una realtà ma non è un’escalation”.
Peccato che solo lo scorso anno siano stati riportati dai quotidiani nazionali 138 casi di omo-transfobia e sono solo quelli che sono arrivati alla stampa, gli altri - quelli taciuti - sono molti di più. Ovviamente ha parlato anche Mister Papeete che ha dichiarato ai giornalisti:
"Rispetto per la vita, per la libertà e per l’amore di tutti, ma giù le mani dai bambini, dalle mamme e dai papà”.
Smettete di votare questi due, per l'amor del cielo.
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