Michele Bravi parla della sua rinascita grazie al ragazzo che ha amato: “Sono uscito dal buio grazie a lui”

27 Feb 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 4 minuti

Michele Bravi nell'intervista rilasciata a Silvia Gianatti per Vanity Fair, ha raccontato del suo periodo buio dopo l'incidente e di come ne sia uscito grazie soprattutto ad un ragazzo. La giornalista ha chiesto a Michele se è stato innamorato di questa persona speciale e il cantante ha risposto che è naturale parlare di questo per lui, ma che non vuole etichettare il tutto come un 'coming out'.
"Quando sono tornato a casa, dai miei genitori, c’era solo una persona con me. Avevo difficoltà a recepire i messaggi. Ci riusciva solo questa persona che mi ha costretto ad andare in terapia. È un ragazzo. Che è stato lì con me e mi ha fatto capire la responsabilità di dover risolvere un dolore del genere. Mi ricordo che ho provato moltissima rabbia. Pensavo non potesse capire. E oggi mi chiedo cosa mi sarebbe successo se non mi avesse obbligato. Se sono stato innamorato di quel ragazzo? Non c’è alcun coming out. È la cosa più naturale per me, ora, dirlo. Se n’è andato a febbraio. Non tornerà più. Ma forse è giusto così, non posso tenerlo legato. Come mai non è rimasto qui? Non è stata una scelta. Non poteva restare in Italia. Se ho trovato un orientamento nel buio è solo merito suo. Mi ha indicato la terapia, mi ha accompagnato, ha fatto in modo che potessi proseguire da solo. Poco prima di andarsene mi ha raccontato la sua storia. Ho scoperto che aveva esperito un dolore forse ancora più grande del mio e non lo sapevo. Non avrei neanche potuto sospettarlo. È una delle persone più equilibrate che io abbia mai conosciuto. Mi sono sentito in colpa per tutte le cattiverie che gli avevo detto. Se oggi parlo è perché penso sia importante passare questo suggerimento, la terapia. Sento il senso di responsabilità di far girare questa informazione, come lui ha fatto con me".
Alla domanda 'come stai adesso?', Bravi ha risposto dicendo che ha ancora tanta strada da fare e che ha scoperto che nel buio si può anche vivere.
"Il percorso è ancora lungo. Parlare del futuro è pericoloso, ma ho imparato che nel buio si può vivere. Oggi sono più lucido".
Questo per Michele è un periodo davvero pieno di impegni, visto che tra un mese uscirà il suo nuovo album 'La Geografia del Buio' e che ad aprile parteciperà anche ad Amici Big.

Michele Bravi aveva parlato di un ragazzo speciale anche nella sua ultima intervista a Verissimo.

"Ho avuto una fortuna enorme: avere un angelo vicino. Lui adesso non fa più parte della mia vita soltanto perché si è trasferito all’estero. Questa persona, che posso ritenere la più importante della mia vita, è stata salvifica. - ha confessato Michele Bravi - Mi ha aiutato a tornare pian piano alla vita, alla realtà. Mi diceva l’opposto di quello che dicevano gli altri. Secondo lui dovevo assorbire questo dolore da solo promettendomi però che mi avrebbe tenuto la mano per tutto il tempo. Uno dei momenti più complessi è stato il ritorno in macchina dei miei genitori, in Umbria. Ad affrontare con me il viaggio c’era questa persona che mi ha messo delle cuffiette con “Always remember us this way” di Lady Gaga che ho ascoltato per cinque ore consecutive. Questa canzone mi ha suggerito qualcosa che per mesi ho ignorato: tutto il rumore che mi portava in quel luogo di buio poteva essere frenato dal suono della musica. È stato un gesto che mi ha cambiato la vita”.
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