Milano: ragazzo aggredito perché gay – nessuno fa nulla, solo un immigrato lo aiuta

07 Lug 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Ennesima aggressione omofoba, questa volta nella civilissima Milano. Lo scorso 24 giugno un uomo ha aggredito un ragazzo gay sul tram. Il folle ha iniziato con i soliti insulti (gli stessi che ci sentiamo ripetere da sempre e che qualcuno vorrebbe non far passare come parole omofobe) e poi ha tirato un forte schiaffo a Marco. Nessuno dei presenti ha fatto nulla per il ragazzo, solo un immigrato di origine marocchina ha accompagnato Marco dalla Polizia, che ha aiutato la vittima a cercare l'aggressore omofobo, che purtroppo ad oggi non è stato trovato.
"Come ogni giorno verso quest'ora stavo andando in palestra. Fa caldo, ho una maglietta molto scollata, effettivamente è appariscente, ma a me piace così. Sono salito sul tram. Un uomo seduto a fianco a una donna ha cominciato a guardarmi. I due erano ubriachi, poco raccomandabili. Lui ha cominciato a insultarmi: " fr*cio di merda, fai schifo, fin*cchio". Io sono rimasto nel mio, facendo finta di utilizzare il telefono. A un certo punto si è alzato, sosteneva che gli avessi fatto una fotografia, cosa non vera. Mi è venuto contro. Mi ha dato uno schiaffo molto forte. Immediatamente dopo è sceso dal tram, ha scagliato la bottiglia di birra contro di me come per buttarmela addosso e ha cominciato a dare colpi al tram. Sono una persona fortunata perché non mi era mai capitato prima, probabilmente la mia sicurezza impedisce alla gente di darmi contro, oggi la mia sicurezza non è bastata. Alla fermata successiva ho visto la polizia. Ho pensato che mai sarei stato zitto di fronte a un'agressione. Sono sceso e ho raccontato l'accaduto. Con me è sceso un signore di origine marocchina, che ha testimoniato a mio favore. Un "immigrato" è sceso ad aiutarmi, mentre gli altri italiani sono rimasti sul tram, o si sono limitati a fare no con la testa. Sono salito sulla volante della polizia e siamo andati a cercare l'aggressore. Non lo abbiamo trovato. La polizia è stata ineccepibile. Perché ho raccontato questo fatto? Non mi interessa essere compatito. Che vi dispiace lo so. È importante che si sappia però perché è su questo che dovete riflettere ogni volta che andate a votare Salvini, perché questo non è altro che il risultato del clima di terrore e di odio che questo governo sta propagandando. È per questo che esistono i gay pride, per questo che servono. E ora che anche io so cosa vuol dire essere aggrediti per strada lo sosterrò a gran voce e ancora di più. Nessuno mi impedirà mai di indossare la mia maglietta scollata e di essere me stesso. Denunciate e difendetevi. Siate forti, sempre."
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