Milano, YouTuber afroamericana aggredita da un razzista: “Torna nel tuo paese!” (VIDEO)

03 Ott 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Tia Taylor è una famosissima YouTuber americana afro-discendente che abita a Milano da un po' di anni per motivi di studio. Purtroppo ieri - dopo aver pranzato fuori insieme ad una sua amica - è stata aggredita da un folle razzista all'interno della metro. A raccontare il fatto è stata proprio la Taylor su Instagram, sottolineando come l'uomo si sia rivolto a loro in malo modo invitandole a "parlare in italiano", cosa che già in realtà stavano facendo dato che l'amica di Tia Taylor, seppur afro-discendente, è italiana.
"Il signore che era seduto davanti a noi inizia a mormorare qualcosa nella nostra direzione, io gli ho chiesto 'Mi scusi sta parlando di noi?' e lui ha risposto 'Ho detto che dovete tornare nel vostro paese!'. Chiunque mi conosca sa come ho reagito: gli ho detto un paio di vaffa**o chiari e lui ha risposto che ci avrebbe insegnato l'italiano, dato che lui era italiano e noi no. Lui stava urlando e vi dico la verità: ho avuto paura. Così ho corso fuori dai tornelli e ho visto che mi stava minacciando".

Milano, Tia Taylor aggredita in metropolitana - scatta la denuncia

L'amica di Tia Taylor fortunatamente ha registrato il tutto, ma quando la polizia è arrivata l'uomo era già scappato. Ovviamente ha denunciato. Tia su Instagram si è poi sfogata, confessando che da un anno a questa parte il colore della sua pelle le causa molti problemi: una volta ha ricevuto cori offensivi, un'altra è stata bloccata fuori da un treno perché il controllore credeva che lei non potesse permettersi il costo del biglietto e ieri quest'altra aggressione in metropolitana da un folle razzista. Ecco il video dell'aggressione:
Non so di chi sia la colpa (anzi sì, la so), ma da un paio d'anni a questa parte l'intolleranza in Italia per tutto ciò che è diverso è davvero aumentata. Spero che l'uomo in questione venga riconosciuto e fermato, il razzismo - per fortuna - nel nostro paese è penalmente perseguibile.
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