Myss Keta confessa il vero motivo per cui porta la maschera e come è nata l’idea

03 Dic 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Ieri Myss Keta è stata ospite di Sky Tg 24 ed ha parlato del suo progetto musicale, dalla maschera al messaggio dei suoi video e delle canzoni. La cantante di Pazzeska ha iniziato la sua intervista raccontando come mai copre il volto. Concetti già in parte espressi a L'Assedio.
"La questione del volto è per dare voce a tante persone, dare voce a dei pensieri che appartengono a tante persone. Ognuno, secondo me, con una maschera e degli occhiali può diventare M¥SS KETA. Il concetto del progetto, spiega, prende il via “sia un po’ dal mondo del teatro greco, sia dal mondo dei giullari di corte. Un po’ ‘datemi la maschera e vi dirò la verità".
La parte interessante è arrivata quando il giornalista ha chiesto all'artista se - come il Papa di The Young Pope -  anche lei e il suo team avessero pensato alla maschera perché "l'anonimato e il sottrarsi sono la vera forza". Myss Keta ha ammesso che c'era anche un po' questa componente nella decisione iniziale di coprire il volto, anche se però è stata una scelta dettata dall'istinto.
"L'anonimato come vera forza? Se questo riguarda anche me? Guardi, in realtà l'ho capito a posteriori. Inizialmente abbiamo agito molto d’istinto, non abbiamo pensato a tutto questo subito. Poi man mano ci siamo resi conto che la forza del volto velato, del mistero, è super potente. Spesso artisticamente si capiscono dopo mesi o anni i motivi delle proprie scelte. Evidentemente c'era anche un pochino di questo nella scelta iniziale di mostrarsi con la mascherina".
In sostanza una mossa super volpina che col tempo ha funzionato, eccome se ha funzionato.

Myss Keta: l'intervista a Sky Tg 24 - il video

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