Napoli, cameriera del Gambrinus contro un cliente

30 Set 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Per la serie 'l'omofobia non esiste', dopo il caso della discoteca di Sassari, anche un ragazzo gay di Napoli ha raccontato di essere stato insultato in un locale pubblico. Luigi ha rivelato di essere stato insultato da una cameriera dello storico bar napoletano Gambrinus, che oltre ad avergli dato del "ricchi**e", gli ha anche augurato la morte.
"Oggi 29-09-19 ore 18.57 insieme con mia madre mi sono recato al “caffè Gambrinus” (dopo spesso vado) per prendere dei dolci e fin qui tutto bene. Al bancone dei dolci stava una commessa abbastanza alterata e scocciata con altri clienti stranieri. Arrivato il mio turno le indico quali dolci volevo e lei cominciando ad urlare dice: “e ma io come faccio a capire che cosa vuoi”. Allorché le spiego che non riesco a leggere i cartellini con il nome poiché di fianco a me c’è un signore (in carrozzina) e che quindi posso solo indicarli. Lei ribatte dicendo: “è inutile che me pij pe scem, perchè ij nun so scem“. Si gira e a quel punto avendo a che fare con un suo collega urla: “ARÒ È ASCIÙT STU RICCHION“. Io a quel punto le dico: “che anche essendo “ricchione” ho più educazione di lei. E di tutta risposta mi arriva un “Accirt!”
Speriamo che il parlamento approvi in fretta la legge contro l'omofobia. Queste persone devono pagare ed essere aiutate.     Vi prego a tutti di condividere questo messaggio, non fatelo per me ma per chiunque, anche per voi stessi! Per un mondo più civile! GRAZIE"
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