Nicki Minaj cancella il suo concerto in Arabia Saudita: “Difendo i diritti delle donne e della comunità LGBT, non voglio esibirmi da voi”

10 Lug 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Nicki Minaj avrebbe dovuto tenere un concerto in Arabia Saudita, ma dopo essersi informata sulla politica locale ha deciso di fare un passo indietro e di annullare lo show.
"Dopo un'attenta riflessione, ho deciso di non andare più avanti con il mio concerto in programma al Jeddah World Fest. [...] Dopo essermi informata meglio sulla questione, credo che sia importante per me chiarire il pieno sostegno ai diritti delle donne, alla comunità LGBTQ ed alla libertà d'espressione".
In Arabia Saudita, infatti, le donne non sono libere e vivono con un "tutore" che le comanda, che può essere il padre, il fratello o il marito. Una custodia permanente (come riportato da Avvenire), anche in caso di violenza domestica. Il tutore non provvede alle necessità della donna, ma le limita, impedendone qualsiasi forma di emancipazione: non può viaggiare, sposarsi, lavorare o accedere all’assistenza sanitaria senza il suo permesso. Sono costrette ad usare l'abaya (un lungo abito che le copre interamente fino ai piedi) ed ovviamente il velo islamico. Peggio delle donne solo i gay, che in Arabia Saudita vengono giustiziati. Cinque sono stati decapitati solo un paio di mesi fa. Alla luce di questi fatti Nicki Minaj ha detto bye bye annullando il concerto. La settimana scorsa la Human Rights Foundation ha rilasciato una dichiarazione chiedendo alla rapper e ad altri artisti di ritirarsi dallo spettacolo. Al momento fra gli artisti occidentali Liam Payne risulta ancora in scaletta. Un applauso a Nicki Minaj, coerente con se stessa e con i suoi ideali.      
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