Omofobia a Roma, coppia gay rimproverata dalla sicurezza di una mostra: “Non tenetevi per mano”

11 Dic 2018 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 4 minuti

Qualche giorno fa sono stato contattato da un personaggio piuttosto noto (soprattutto nell'ambiente LGBT), che però mi ha chiesto di restare anonimo per non essere accusato di cercare visibilità. Il ragazzo in questione mi ha raccontato un brutto episodio di omofobia, che sarebbe accaduto ad una mostra di Roma lo scorso maggio. Perché raccontarlo solo ora? La vittima di questa discriminazione mi ha spiegato che ha pensato a lungo sulla possibilità di rendere pubblica la sua esperienza e dopo aver riflettuto è arrivato alla conclusione che è importante denunciare questo tipo di episodi.
"Era il 14 maggio 2018, ed io ed il mio ragazzo festeggiavamo il nostro mesiversario, per sorpresa lui ha deciso di regalarmi i biglietti per la mostra di Monet al COMPLESSO DEL VITTORIANO, al centro di Roma. In pratica a metà mostra, eravamo vicini ad un quadro, e lui mi stava facendo sentire una canzone con le cuffiette, ci tenevamo mano per la mano, e per non oscurare ovviamente la vista del quadro ci siamo messi lateralmente. Ad un certo punto mi vedo un bodyguard avvicinarsi a me, che con arroganza mi fa togliere le cuffiette e mi dice, "potreste evitare di fare quello che state facendo?", io rimango scioccato, non capisco perché, ovviamente non stavamo facendo nulla (neanche a dire che ci stavamo baciando pesantemente), allora gli chiedo esplicitamente cosa stessimo facendo, mi fa "beh, state facendo queste cose che comunque potrebbero dar fastidio ad altra gente, non è una cosa da fare in pubblico", io me lo guardo e gli dico" queste cose sarebbe tenerci per mano e darci un bacio, come due persone innamorate fanno, e come tantissime persone stanno facendo durante questa mostra?", lui mi risponde di si, che quello che stavamo facendo poteva dare fastidio ai presenti alla mostra, tanto che alcune persone se ne stavano andando via "schifate" da quello che avevano visto, cosa assolutamente non vera perché nessuno ci stava filando, noi ci eravamo messi di lato dal quadro proprio per educazione, per evitare di dare fastidio a chi era li. Comunque gli lascio le cuffie (quelle prese per la visita) e gli dico che sono schifato dalla sua ipocrisia e che un posto del genere non merita la mia presenza, e faccio per andare da un'altro bodyguard, gli comincio ad accennare la cosa e lui torna, con tono sempre arrogante comincia ad insinuare che queste "cose" danno fastidio a chiunque, io gli chiedo ovviamente se avesse agito così anche con una coppia etero, se si fossero tenuti per mano e si fossero scambiati un bacio a stampo, lui le avrebbe cacciate via? gli avrebbe detto di smetterla perché davano fastidio agli altri? Ovviamente non ha saputo rispondermi, perché si stava rendendo contro della figura di merda che stava facendo, ha osato dire che la gente si era lamentata di noi, facendo ovviamente piangere dal nervoso anche il mio ragazzo, umiliandoci comunque davanti a tutti. Io non contento ovviamente sono andato all'entrata del museo, ed ho raccontato in lacrime (sono emotivo lo so) alla signora dell'entrata il tutto, la quale si è scusata molto imbarazzata di questa cosa, c'era un'altra ragazza accanto a lei (più giovane, che lavorava sempre li) che si è commossa per la cosa, devo dire che comunque le persone all'entrata sono state molto gentili e si sono scusate subito per la persona che lavora li per loro. Per farsi scusare hanno voluto i nostri nomi e cognomi offrendoci entrate gratis in futuro, ovviamente ne io ne il mio ragazzo abbiamo più messo piede li dentro. Dopo essere stati umiliati, offesi ed infastiditi nonostante avessimo pagato il biglietto come tutti i presenti, e nonostante soprattutto non stessimo facendo NULLA che potesse offendere i presenti non penso ci farà più piacere tornare in quel posto, tra l'altro uno dei posti più famosi del centro di Roma dove fanno mostre da tutto il mondo. Tutta questa ipocrisia mi ha fatto davvero schifo! Io posso capire tutto, ma a pochi passi dal Colosseo e da Via del Corso, in uno dei palazzi più famosi di mostre, non PUÒ avvenire una cosa del genere!"
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