Padre spara in testa e uccide il figlio perché gay: “Meglio morto che omosessuale”

15 Nov 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Wendell Melton non ha mai sopportato l'idea di avere un figlio gay, tanto che ha reso la vita di Giovanni un vero inferno. L'uomo il 2 novembre del 2017 ha trovato il figlio di 14 anni in compagnia del fidanzato e così gli ha sparato in testa. Fino ad oggi Wendell è stato agli arresti domiciliari, ma questa settimana l'uomo è comparso nel tribunale della Contea di Clark (Nevada) ed è stato formalmente accusato di omicidio. Presto quindi per questo mostro si apriranno le porte del carcere. La madre di Giovanni, Veronica Melton, sostiene che il suo ex marito ha pensato all'omicidio a lungo. Secondo la donna l'uomo sarebbe un omofobo della peggior specie. "Per molto tempo ha cercato di capire se nostro figlio fosse gay. Già quando eravamo sposati faceva esternazioni profondamente omofobe. Spero di poter partecipare al processo, ma è difficile, è molto difficile per me. Darei qualsiasi cosa per avere mio figlio in vita. Quando è morto mio figlio, sono morta anche io. Sono morta quel giorno. Il mio cuore adesso batte a metà". Non solo Veronica, ma anche l'ex madre adottiva di Giovanni, Sonja Jones, si è scagliata contro Wendell: "Giovanni è stato abusato fisicamente, mentalmente e spiritualmente per molti, molti anni. Quell'uomo odiava il fatto che Giovanni fosse gay, lo preferiva morto. Un familiare di Wendell mi ha confermato che era ossessionato dall'omosessualità di Giovanni". Un mostro irrecuperabile, che merita di stare chiuso in cella a vita.
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