Pamela Prati, chiesti 60 mila euro: l’avvocato contesta la versione di Barbara d’Urso

14 Giu 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 4 minuti

L'avvocato Irene Della Rocca in queste ore ha mandato una lunghissima lettera a FanPage in cui contesta la versione che Barbara d'Urso ha dato al suo pubblico durante la puntata di Live Non è la d'Urso, in merito alla mancata partecipazione di Pamela Prati alla puntata. La d'Urso in quell'occasione disse che la Prati era tornata a Roma a poche ore dalla diretta perché la trasmissione si era rifiutata di pagarla "molte decine di migliaia di euro" per farla partecipare, come richiesto dalla sua avvocatessa. Una richiesta avvenuta all'ultimo dopo che era stato pattuito che la sua ospitata fosse a titolo gratuito, dato che la Prati più volte avrebbe detto di non voler lucrare sul caso 'Mark Caltagirone'.
"[...] nel corso di questi mesi sono intercorse varie diffide da parte di più legali nei confronti della trasmissione Live Non è la d'Urso. Da pochi giorni è stato richiesto alla trasmissione il diritto di replica a favore della Prati [...] da esercitarsi solo nell'ultima puntata, se fosse stata trattata la storia con un taglio più oggettivo e non accusatorio, come fatto finora. Vi era anche una richiesta di chiarimenti personali con la conduttrice da parte della signora Prati, possibilmente a Roma, data la nota paura della Prati per i mezzi di trasporto e la sua claustrofobia. Invece ci è stato chiesto di fare l'incontro propedeutico alla eventuale partecipazione a Milano. Più volte è stato specificato per iscritto che la signora Prati non poteva reggere il video per oltre 10/15 minuti ed aveva già risposto a tutte le domande poste dalla signora d'Urso in una lunga intervista rilasciata gratuitamente al settimanale Chi".
L'avvocato Irene Della Rocca contesta anche quanto dichiarato da Barbara d'Urso in merito al presunto cachet richiesto da Pamela Prati.
"Per una serie di volontari fraintendimenti, o di mancanza di comunicazione tra le varie parti coinvolte, la richiesta di risarcimento danni per la mancanza della liberatoria sulle immagini di precedenti partecipazioni a Live, per diffide già inoltrate da tempo al programma, è diventata, almeno per il pubblico, una richiesta di cachet da parte della signora Prati. La mia cliente non ha richiesto alcun cachet per la sua eventuale partecipazione alla trasmissione Live [...]".
Ed al fatto che lei e la sua collega, l'avvocato Caputo, sarebbero dovute essere presenti in studio, come invece dichiarato dalla d'Urso.
"Sono state fornite al pubblico informazioni false sulla prevista partecipazione dei legali alla trasmissione, avendo la sottoscritta un impegno a Roma, per cui dovevo essere in città per le 17, quindi certamente non presente in puntata. Anche la Collega Caputo aveva impegni professionali in altre parti di Italia. Come avremmo potuto essere presenti in trasmissione resta un mistero".
E ancora:
"Vi sono stati molteplici scambi epistolari in cui è stata ribadita la fragilità della signora e la sua difficoltà a presentarsi in video, senza la rassicurazione che la conduttrice fosse empatica nei suoi confronti. Vi è anche un ultimo scambio in cui si chiarisce senza ombra di dubbio che la Signora Prati è entrata in macchina a sorpresa, senza che vi fosse un accordo con nessuno, in quanto la sottoscritta stava partendo alla volta di Roma. Era stato più volte richiesto verbalmente di rinviare ad altra data la eventuale partecipazione della signora, senza risposta. In ogni caso la produzione, al contrario di quanto dichiarato ieri, non ha pagato neppure il biglietto di ritorno a Roma alla signora Prati. Ieri la conduttrice ha dichiarato che il produttore ha ricevuto un messaggio in cui si diceva che la Signora doveva essere pagata altrimenti non sarebbe scesa dalla macchina. Lo stesso messaggio sarebbe partito dal mio cellulare, ma io non l'ho scritto e non lo ritrovo, pur avendone avuto visione. In ogni caso il messaggio è ampiamente superato dalla mail in cui si chiarisce che se la signora vuol rientrare a Roma io non posso impedirlo. Si chiarisce anche la disponibilità, si ribadisce sempre a titolo gratuito, senza cachet, non richiesto mai, alla presenza nell'ultima puntata, se fosse finito l'attacco ingiustificato da lei subito in questi mesi".
Prima di pubblicare per esteso tutta la lettera di Irene Della Rocca, FanPage ha preso visione dello scambio di messaggi ed email che ci sarebbe stato fra le parti. Il portale conferma così la richiesta da parte di Della Rocca delle domande che la d'Urso avrebbe fatto alla Prati, di sapere in anticipo quale sarebbe stato l'atteggiamento della conduttrice nei suoi confronti e la previsione di uno spazio televisivo non superiore al quarto d'ora. Nei messaggi hanno parlato anche di soldi (60 mila euro) ma non sarebbe mai stata usata la parola 'cachet', ma 'risarcimento danni'. Infine c'è il mistero del messaggio cancellato, quello che la d'Urso ha raccontato a Live e che ora non è più presente nella cronologia: in questo caso l'avvocato conferma di averlo letto, ma di non averlo mai inviato, nonostante sia partito dal suo numero. Quindi chi ha mandato fisicamente questo messaggio?  
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