Platinette contro Pride e adozioni gay: “Tiziano Ferro se ne faccia una ragione” – Immanuel Casto l’asfalta

30 Lug 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Una settimana fa Platinette ha fatto infuriare la comunità LGBT a causa delle sue dichiarazioni contro le Unioni Civili, ma purtroppo non è finita qui. In una nuova intervista rilasciata a Libero, Mauro Coruzzi si è scagliato contro le adozioni per le coppie omosessuali, la gestazione per altri e i Pride.
"La legge contro l'omofobia la dobbiamo a Mara Carfagna e Alessandra Mussolini, non agli illuminati di sinistra, tipo Franco Grillini dell’Arci o Vladimir Luxuria. Il Pride? Se dissenti sul Gay Pride non hai cittadinanza. Cosa penso delle adozioni per i gay? Zero, senza incertezze. Tiziano Ferro se ne faccia una ragione. Utero in affitto? Sottozero. È una forma orribile di sfruttamento delle donne“.
Potrei ribadire quello che ho già detto nello scorso articolo, ma c'è qualcuno che è stato più bravo di me nel commentare le dichiarazioni di questo signore. Sto parlando di Immanuel Casto, che in un recente post ha asfaltato Platinette.
"Non stupiscono le parole di Platinette che torna a denigrare le unioni civili e a lamentare la “troppa visibilità” data agli omosessuali. C’è un patto implicito tra la televisione generalista e la vecchia guardia omosessuale, di cui Platinette è uno dei simboli. Un patto che garantisce (solo a loro) visibilità e remunerazione, in cambio dell’aderenza al rassicurante stereotipo del fenomeno da baraccone. Clown da deridere e da far esibire all’occorrenza, per poter dire “avete sentito?! Anche lui dice che non esiste la discriminazione. E se lo dice un gay…”. Fa sempre male vedere qualcuno che, confondendo l’attenzione altrui con l’amore, finisce per rinunciare all’amore per se stesso."
Ho sempre seguito e apprezzato Immanuel, ma da oggi un po' di più.
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