Ragazzina lesbica abusata dal padre e dallo zio per farla “tornare etero”

01 Ago 2018 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Qualche giorno fa una ragazza lesbica sudafricana di nome Mubizana, ha raccontato di essere stata violentata da padre e dallo zio, che avrebbero abusato di lei per "farla tornare etero".
"Avevo 15 anni quando mio padre è entrato nella mia stanza, era fatto ed ha abusato di me. Non ho mai pensato che un padre potesse fare qualcosa del genere a sua figlia, al sangue del suo sangue. Mi diceva 'figlia mia odio quello che stai facendo e oggi ti dimostrerò che sei una donna, non sei un uomo, sei una donna, quindi devi avere voglia di un maschio'. Sapevo che lui era omofobo, odiava il fatto che fossi lesbica. Ricordo ancora, si tolse le  scarpe, i pantaloni, mentre io stavo ancora a letto a cercare di capire perché si togliesse tutto. Mi disse che se mai avessi cercato di denunciarlo, lui avrebbe detto alla Polizia che ero stata io a sedurlo. Io ho provato ad opporre resistenza, ma non mi ascoltava. Quando dicevo di non farlo ha iniziato a schiaffeggiarmi. Mi picchiava perché non volevo che mi violentasse. Ero molto giovane, non potevo lottare molto contro di lui. Avevo paura. Mi tolse i vestiti e mi spinse e mi lasciò senza nemmeno le mutande. Poi si mise sopra di me e abusò di me. Ancora oggi quando chiudo gli occhi mi tornano in mente quelle immagini. Lui giustificava le sue azioni con delle frasi della chiesa, diceva che voleva farmi tornare etero e ripeteva: "Tuo padre ti ama e vuole che tu sia una moglie, Dio ha creato Adamo e quando l'ha visto solo ha formato Eva per vivere con lui come sua moglie". Lo stesso giorno venne anche mio zio e anche lui abusò di me. Pure i suoi amici aiutarono a compiere la violenza. Erano più grandi di me, sono una donna e mi hanno sopraffatto, non potevo combatterli, ero così debole che non potevo neanche più piangere. Dopo mio zio, anche un suo amico ha fatto la stessa cosa. Ho anche tentato il suicidio. Mi sentivo impotente, inutile volevo morire. Non è stato facile e non è facile, ho provato a uccidermi più volte perché questo dolore era troppo grande per me. Il mio vicino mi ha portato alla stazione di polizia, ma mio padre è ancora un uomo libero, non è mai stato in carcere. Solo mio zio e i suoi amici sono stati perseguiti e non mio padre. Ma perché?"
Una storia molto simile a quella di una ragazzina lesbica inglese, che lo scorso anno rivelò di essere stata violentata da padre, che voleva dimostrarle che "l'unico rapporto naturale è quello con un uomo". L'esempio di come il fanatismo religioso e l'ignoranza possano creare dei veri mostri (che sono pure convinti di agire nel giusto). Fonte: Pink News  
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