Ragazzino gay picchiato a sangue dal padre e dalla sorella dopo il coming out

03 Dic 2014 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

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Proprio come è successo un mese fa a Palermo, anche a San Paolo un ragazzino di 17 anni che ha deciso di fare coming out è stato picchiato a sangue dal padre e dalla sorella.
Venerdì 21 novembre Antonio ha deciso di dichiararsi gay con i familiari, ma la reazione del padre e della sorella è stata la peggiore che si possa immaginare, fortunatamente però dopo qualche ora di violenza il ragazzo è riuscito a scappare e correre dalla polizia.
"I miei parenti hanno sempre sospettato che fossi gay e ho subito vari pregiudizi, ma ho deciso di uscire allo scoperto perché mio padre voleva obbligarmi a vedere delle ragazze che lui mi avrebbe presentato a casa. Io mi sono rifiutato di incontrare queste ragazze e lui ha iniziato a picchiarmi violentemente e ad insultarmi, mentre mia sorella ha preso un casco e mi colpiva. Mi hanno lasciato tagli e lividi su tutto il corpo, bocca, occhi, braccia."
In queste settimane Antonio non ha più visto i familiari e vive con due amici.
Il mondo è già abbastanza crudele, ma quando l'omofobia, l'ignoranza, la cattiveria, la malvagità si annidano in famiglia possono essere mortali e non oso immaginare cosa possa significare, non so nemmeno se sarei così forte come questi ragazzini.
Questi sono dei veri eroi.
Questo vuol dire avere le palle ed essere veri uomini, magari cresciuti troppo presto ma comunque uomini.

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